DBRS Morningstar ha confermato il rating sul debito sovrano dell’Italia a BBB (high) con il trend che rimane negativo (clicca qui per conoscere la metodologia di giudizio). Lo ha annunciato l’agenzia in una nota del 30 novembre, spiegando che “nonostante i segni di resilienza nella crescita del Prodotto interno lordo (Pil) dai minimi di aprile, ci sono ancora considerevoli incertezze sulle ripercussioni economiche della pandemia di Coronavirus”.

Perché il giudizio resta invariato

Il ruolo della Bce

Le ragioni della conferma del rating sono diverse. Innanzitutto, l’Italia beneficia della politica monetaria ultra-espansiva della Banca centrale europea. Una larga parte dei titoli di Stato di nuova emissione viene comprato sul mercato secondario dall’istituto di Francoforte. Inoltre, un più alto flusso di interessi dovrebbe arrivare al governo dalla ripartizione dell’utile netto della Banca d’Italia in relazione al programma di acquisti di obbligazioni da parte della Bce.

L’economia

In secondo luogo, il Belpaese ha un’economia diversificata che ha mostrato di saper resistere alla prima ondata di Covid-19. Inoltre, ha un surplus di partite correnti e un Net international investment position (Niip, ossia la posizione patrimoniale netta rispetto all’estero) buono. Dopo una contrazione del Pil del 18% su base annua nel secondo trimestre, l’Istat stima una ripresa del 16,1% nel terzo rispetto al precedente e la Banca d’Italia prevede un declino per l’intero 2020 intorno al 9.5%.

In terzo luogo, le famiglie e le aziende stanno affrontando questo periodo con uno dei più bassi indebitamenti privati tra le economie avanzate e il tasso di risparmio degli italiani ha raggiunto livelli record negli ultimi mesi. Infine, il sistema bancario è più forte che in passato, anche se la pandemia può portare a un peggioramento della qualità degli asset e a un incremento del “costo del rischio” (ossia del costo di gestire i rischi e le perdite).

Il rischio politico

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FONTE:  https://www.trend-online.com/ a cura di Sara Sillano