Ddl concorrenza 2022, le audizioni al Senato di ANCC Coop, ANCD Conad e Federdistribuzione

Diritti d’autore, carburanti, farmaci, vendite promozionali. Numerosi i mercati in merito ai quali ANCC CoopANCD Conad e Federdistribuzione hanno chiesto un intervento normativo a tutela di produttori, distributori e consumatori, durante le audizioni che si sono svolte il 3 ottobre nelle commissioni Industria e Ambiente del Senato sul disegno di legge di concorrenza 2022.

ANCC-Coop

Previsioni più stringenti per le società di collecting in termini di capitalizzazione di quote di mercato, stabilendo dei criteri di rappresentatività delle stesse; l’indicazione di una una tariffa unica, di un valore economico per il servizio, da ripartire poi tra le varie società di collecting. Queste le richieste di Paola Cavallo, responsabile ufficio legislativo ANCC-Coop che, nel suo intervento, ha segnalato la presenza di distorsioni di mercato verificatesi a seguito delle “liberalizzazioni incontrollate” dei diritti d’autore avvenute nel 2017, con cui è stata prevista la possibilità per altre nuove di collecting (e cioè di gestione collettiva di diritti d’autore) di operare accanto alla SIAE. Il risultato, ha spiegato, è stato un aggravio di costi per gli utilizzatori e una moltiplicazione degli oneri amministrativi, in merito ai quali Cavallo ha chiesto, in ottica di semplificazione, di consentire il pagamento “attraverso un punto unico di incasso, per ridurre in modo sostanziale gli oneri a carico delle imprese”. 

La rappresentante di ANCC-Coop ha inoltre giudicato priva di benefici per i consumatori, e dunque da correggere, la norma che prevede l’obbligo di pre-etichettatura e pre-incarto del pane “dorato”, e cioè cotto direttamente nel punto vendita, così come quella che impone dei limiti alle promozioni sui libri, anche scolastici.

ANCD Conad

Nel suo intervento Piero Cardile, responsabile dell’ufficio legale di ANCD Conad, ha prima di tutto chiesto di valutare una modifica della norma che, ad oggi, impone agli impianti di distribuzione dei carburanti con erogazione media superiore a 5 milioni di dover mettere a disposizione anche colonnine elettriche e l’erogazione di gas metano: “Auspichiamo che questa norma possa essere rivista – ha dichiarato – lasciando la facoltà al nuovo entrante di scegliere il secondo carburante o di non doverlo scegliere“. Cardile ha ricordato che il settore della grande distribuzione è entrato molto di recente nel mercato dei carburanti ma con ottimi risultati: Conad, ad esempio, conta oggi 48 impianti con un valore di erogato medio nel 2022 di quasi 10 milioni di litri, rispetto alla media nazionale di 1,2 milioni, e conun risparmio di 7,8 centesimi commisurato al prezzo medio.

Una seconda richiesta ha riguardato la possibilità di vendere nelle parafarmacie di proprietà della grande distribuzione anche i farmaci di fascia C, e non più solo quelli da banco o da automedicazione: “Potrebbe aiutare a ridurre anche il costo per i consumatori”, ha spiegato.

Federdistribuzione

È necessario intervenire in modo più incisivo sulla liberalizzazione delle vendite promozionali secondo Marco Pagani, direttore normativa e rapporti istituzionali di Federdistribuzione: nonostante le numerose segnalazioni dell’Antitrust una disposizione che andava in questa direzione, dopo essere stata inserita nel testo, è stata stralciata. “La maggior parte delle Regioni – ha fatto presente Pagani – oggi interviene in maniera individuale creando vincoli aggiuntivi”, differenziazioni locali che hanno un impatto, oltre che sulle imprese, sui consumatori, “che possono essere svantaggiati perché si trovano in un territorio invece che in un altro”. A questo va aggiunto, ha proseguito, “che nell’e-commerce i vincoli sono inapplicabili, con un effetto distorsivo evidente sulle dinamiche concorrenziali tra commercio fisico e commercio online”. Per questo si chiede una liberalizzazione delle vendite promozionali nel periodo antecedente ai saldi, anche in considerazione dei vantaggi che, secondo Federdistribuzione, ne deriverebbero per i consumatori in un periodo caratterizzato da una forte inflazione, come quello attuale.

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