L’INPS attiverà, appena riceverà il nulla osta del ministero del Lavoro, la possibilità per le aziende di accedere alla decontribuzione del 30% per i lavoratori impiegati nelle regioni del Sud prevista dall’articolo 27, comma 1, del decreto Agosto per gli ultimi tre mesi del 2020 e resa strutturale, con intensità decrescente al 30% fino al 2025, al 20% nel biennio 2026-27 e al 10% negli anni 2028 e 2029 dal comma 161 della Legge di Bilancio 2021. Lo fa sapere un comunicato stampa, che recita: “L’Istituto è in attesa dei necessari passaggi con la Commissione europea. Si ricorda infatti che per le misure che si configurino come aiuti di Stato è necessario il perfezionarsi dell’iter previsto dalla normativa europea“, chiarisce la stessa nota che, accompagnata da un tweet, ha inteso smentire “ogni infondata ipotesi di errori dell’Inps sull’attivazione della misura”.
Ricordiamo che il comma 161 della legge di bilancio 2021 prevede la decontribuzione con riferimento alla contribuzione a carico del datore relativa a rapporti di lavoro dipendente aventi sede nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. L’articolo 27, comma 1 del decreto Agosto, ai fini dell’individuazione dei territori interessati, fa riferimento alle regioni che, nell’anno 2018, avessero un prodotto interno lordo pro capite non superiore al 90 per cento di quello medio dei 27 Paesi membri dell’Unione europea ed un tasso di occupazione inferiore alla media nazionale. L’ambito dello sgravio resta riferito alle otto regioni per l’intero periodo oggetto del comma 161, a prescindere dalle variazioni dei parametri economici che occorreranno. Infine, il comma 162 esclude dalla decontribuzione gli enti pubblici economici; gli istituti autonomi case popolari trasformati in enti pubblici economici; gli enti trasformati in società di capitali per effetto di procedimenti di privatizzazione; le ex istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza trasformate in associazioni o fondazioni di diritto privato; le aziende speciali costituite anche in consorzio; i consorzi di bonifica; i consorzi industriali; gli enti morali; gli enti ecclesiastici.
Una circolare INPS del 12 gennaio scorso chiarisce inoltre che il beneficio non è riconoscibile quando il lavoratore in somministrazione, pur svolgendo la propria attività in unità operative dell’azienda collocate nelle otto regione, sia formalmente incardinato presso un’agenzia di somministrazione situata in una regione diversa da quelle dove si può usufruire dello sgravio. Per quanto riguarda i marittimi, le imprese armatoriali possono beneficiare dell’esonero contributivo per i lavoratori che siano imbarcati su navi iscritte nei compartimenti marittimi ricadenti nelle regioni svantaggiate. La circolare precisava infine che la decontribuzione Sud può trovare applicazione sulla tredicesima mensilità limitatamente ai tre ratei maturati nel periodo ottobre 2020-dicembre 2020.