Il bando del ministero per il Sud che assegna 300 milioni di euro per la valorizzazione di beni confiscati alla criminalità organizzata, scaduto il 22 aprile scorso, non comprende l’attribuzione di risorse per la gestione delle attività che saranno svolte all’interno di quel bene, in quanto questo genere di investimenti non è finanziabile nell’ambito del PNRR. Per sopperire a questa lacuna, il governo ha inserito nel nuovo decreto legge di attuazione del PNRR – in vigore dal 30 aprile e in prima lettura al Senato – una apposita norma, che si trova all’articolo 22: per garantire la sostenibilità economico gestionale delle opere che risulteranno vincitrici del bando, la disposizione finanzia le spese di gestione tramite un Fondo da 2 milioni di euro per il 2022. Tali risorse saranno ripartite dall’Agenzia per la Coesione territoriale agli enti beneficiari, che saranno selezionati al termine della procedura prevista dal bando PNRR.
Decreto PNRR, istituto il Fondo da due milioni di euro per la gestione dei beni confiscati alla mafia
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