Roma, 19 giugno 2020 – Al via i corsi di formazione digitale della Fondazione PICO, il Digital Innovation Hub di Legacoop nazionale, rivolti alla trasformazione e innovazione delle oltre 10mila imprese aderenti all’associazione e aperto alle 40mila aziende che compongono il panorama cooperativo italiano. Parte infatti nella seconda metà di giugno e si concluderà a ottobre il ciclo di 12 appuntamenti con la formazione per sostenere la transizione digitale delle cooperative. In totale, sono attesi oltre 600 partecipanti alle giornate di lavoro, in rappresentanza dei principali comparti produttivi e di singole imprese.
L’iniziativa è organizzata, con la collaborazione della Fondazione PICO, dal progetto Cantieri del Dialogo, che si occupa di formazione specialistica per l’empowerment degli operatori e il rafforzamento del network, finanziato nell’ambito del PON SPAO con il contributo del Fondo Sociale Europeo 2014-2020, e attuato da Informa, ICN Italia Consulting Network, IsfidPrisma, Demetra e Marcheservizi.
“L’innovazione e i processi digitali sono tra i principali punti delle agende dell’Italia e delle nazioni europee quali fondamentali strumenti per la crescita economica e sociale. Il mondo della cooperazione è stato il primo a intuire l’importanza di una simile sfida e da subito si è attivato, grazie alla Fondazione PICO, per accompagnare le imprese cooperative in questo percorso. Le filiere della produzione, il lavoro agile, l’ecommerce e la comunicazione sono solo alcuni degli ambiti in cui stiamo già intervenendo per introdurre nuovi modelli e sistemi innovativi e generare nuovo valore condiviso, tanto per i lavoratori quanto per le comunità di riferimento”.
Lo ha dichiarato Giancarlo Ferrari, presidente della Fondazione PICO e direttore generale di Legacoop nazionale, nel corso del comitato di gestione di PICO, che ha esaminato i percorsi di formazione digitale dedicati alle imprese cooperative ora in fase di attivazione. A settembre 2020 è inoltre attesa l’istituzione del Comitato Scientifico: “Abbiamo contatti e relazioni con i centri di ricerca e Atenei italiani di alta esperienza nella gestione dei processi di digitalizzazione, nella governance digitale, nelle tecnologie abilitanti. Stiamo selezionando dei profili di eccellenza, il più possibile scevri da interessi di parte, per sostenere le attività della Fondazione”, dichiara il vicepresidente della Fondazione, Angelo Migliarini.