Romagna, 15 marzo 2025 – Legacoop Romagna attende il testo definitivo del decreto sugli indennizzi per i concessionari balneari uscenti, ma ribadisce che la politica deve tornare a fare la propria parte. Qualsiasi soluzione che non riconosca il valore di mercato delle imprese e non tuteli il lavoro degli operatori e delle loro famiglie sarà ritenuta insufficiente.
L’equa remunerazione degli investimenti fatti dai concessionari in caso di mancato rinnovo – pur essendo un tema urgente – non può oscurare la questione più ampia: la totale assenza di una legge di inquadramento per il settore balneare.
Ad oggi, la situazione è la stessa di mesi fa: la direttiva Bolkestein impone gare pubbliche, ma manca un quadro normativo nazionale che:
- definisca regole chiare e uniformi per l’intero comparto;
- permetta ai Comuni di emanare bandi omogenei per tutta la costa adriatica;
- garantista uno sviluppo sostenibile del turismo balneare.
Di fronte a questo scenario, Legacoop Romagna si rivolge alla Regione Emilia-Romagna con spirito di collaborazione, chiedendo un accordo politico che coinvolga i Comuni costieri, le cooperative tra stabilimenti balneari e tutti i soggetti del comparto.
L’obiettivo è chiaro: evitare che il cambiamento imposto dalla Bolkestein destabilizzi il modello turistico romagnolo, basato sul lavoro di migliaia di famiglie e microimprese, e non sugli investimenti delle multinazionali.
Inoltre, Legacoop Romagna è pronta a rilanciare la campagna “Salviamo le spiagge della Romagna”, avviata nell’estate 2024 per tutelare le piccole imprese balneari e il modello cooperativo di gestione delle spiagge.