Economia circolare: le cooperative avviano al recupero il 76% dei rifiuti speciali prodotti (rispetto al 68% medio del complesso produttivo italiano)

Roma, 29 aprile 2022 – Analizzare la gestione e la movimentazione dei rifiuti speciali nelle cooperative aderenti a Legacoop è l’obiettivo della ricerca condotta dall’Area Studi Legacoop in collaborazione con Legacoop Produzione e Servizi. Un’indagine originale e innovativa che ha portato alla realizzazione del Primo Rapporto Rifiuti Speciali di Legacoop presentato questa mattina in occasione della Direzione nazionale di Legacoop Produzione e Servizi alla presenza della Dott.ssa Valeria Frittelloni, Dirigente di Ispra e Responsabile del Centro Nazionale dei rifiuti e dell’economia circolare.

Il rapporto, basato sui dati forniti da EcoCerved – banca dati del Cerved che gestisce per conto del Ministero tutti i dati relativi al trasporto dei rifiuti – e desunti dalle dichiarazioni (Modello Unico di Dichiarazione ambientale – MUD) presentate dalle imprese aderenti, fa riferimento a un campione di oltre 2.000 imprese che rappresentano circa il 90% del valore aggiunto totale delle cooperative aderenti a Legacoop. I risultati sono stati confrontati con quanto riscontrato a livello nazionale da Ispra e presentati per settore, area geografica, settore associativo e tipologia di rifiuto prodotto.

Complessivamente, i rifiuti speciali prodotti da Legacoop ammontano a circa 1.7 milioni di tonnellate. Il rapporto evidenzia come per il 76% i rifiuti prodotti dalle cooperative vengono avviati ad attività di recupero materia a fronte di un 68% riscontrato nel complesso produttivo italiano. Sono inoltre 1.5 milioni i rifiuti speciali gestiti conto terzi dalle cooperative aderenti mentre le associate che si occupano di trasporti movimentano circa 4.3 milioni di tonnellate di rifiuti speciali.

Tra i flussi di rifiuti speciali ritenuti prioritari nell’attività di monitoraggio dal Piano d’azione per l’Economia Circolare della Commissione Europea, spicca il contributo delle cooperative aderenti al superamento dell’obiettivo sul tasso di recupero dei rifiuti da operazioni di costruzione e demolizione posto al 70%. Se, infatti, a livello nazionale l’obiettivo risulta raggiunto con un tasso di recupero del 78%, per quanto attiene alle cooperative Legacoop l’indicatore di circolarità monitorato raggiunge il 93%.

“Riteniamo questa ricerca molto importante non solo per l’aspetto scientifico di analisi, ma anche per le potenziali attività di economia circolare che i numeri ci restituiscono. – sottolinea Andrea Laguardia, Responsabile settori Igiene Ambientale, Multiservizi e Ristorazione di Legacoop Produzione e Servizi -. Disegnare un mondo sostenibile dal punto di vista ambientale è da sempre uno dei cardini del mondo della cooperazione e questo non può prescindere dal riciclo dei rifiuti. Conoscere a fondo le quantità di materia riciclabile è alla base di future iniziative imprenditoriali di filiera del mondo della cooperazione di lavoro, anche intercettando, così come stiamo già facendo, i progetti legati al PNRR”.

Il Rapporto rappresenta un primo passo che pone le basi e apre la possibilità di un lavoro di monitoraggio periodico dell’efficienza produttiva delle imprese associate a Legacoop con l’obiettivo di analizzare le lacune e i punti di forza del sistema produttivo cooperativo, permettendo al contempo di calcolare qual è il contributo del movimento cooperativo all’economia circolare del Paese e le opportunità di mercato future.

Condividi su:
Leggi altri articoli correlati