“Dall’attuazione della misura del Superbonus si attende un impatto notevole sul settore edile e sul settore della produzione di tecnologie per le costruzioni, oltre che nell’ambito dell’offerta di servizi per l’efficienza energetica, per contribuire alla ripresa dalla crisi”. Per questo “La proroga della misura è uno degli impegni politici già pubblicamente anticipati dal ministro dello Sviluppo economico, che la propone come progetto prioritario cui destinare parte delle risorse del Recovery Fund europeo“. Lo ha ricordato ieri in commissione Attività produttive della Camera il sottosegretario del Mise, Alessia Morani, rispondendo ad un’interrogazione del deputato pentastellato Luca Sut, secondo cui la mancata proroga della misura produrrebbe un “grave danno per le imprese del settore edilizio”.
L’edilizia, ha spiegato il sottosegretario, rappresenta per l’Italia un settore trainante del sistema economico e occupazionale, per questo “con la misura del Superbonus il governo si è posto l’obiettivo di rilanciare l’intero comparto delle costruzioni, con la duplice finalità di rilanciare l’economia italiana e di rispondere alle importanti sfide climatiche ed ambientali al 2030″. Lo strumento usato per dare un impulso al settore è stato il decreto Rilancio e, nel dettaglio, gli articoli 119 e 121, con cui da una parte si prevede l’incremento al 110% dell’aliquota della detrazione per le spese sostenute dal 1o luglio 2020 al 31 dicembre 2021 per la realizzazione di interventi di riqualificazione energetica, riduzione del rischio sismico, installazione di impianti fotovoltaici e di infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici; dall’altra è concessa ai soggetti beneficiari la possibilità di optare, al posto dell’utilizzo diretto della detrazione, per un contributo anticipato sotto forma di sconto dai fornitori che hanno realizzato gli interventi o, in alternativa, per la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante. Il ministro, ha poi ricordato Morani, ha già firmato due decreti attuativi, di cui si attende a breve la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale: si tratta del decreto Requisiti tecnici, relativo alla definizione dei requisiti tecnici che devono soddisfare gli interventi che beneficiano delle agevolazioni, e del decreto Asseverazioni, sulle definizione delle modalità di trasmissione della asseverazione e le relative modalità attuative. “Il decreto Rilancio – ha concluso il sottosegretario – ha stimato investimenti mobilitati dalla misura per circa 10 miliardi di euro annui” e inoltre, ha aggiunto, la stessa contribuirà in maniera importante al conseguimento degli obiettivi ambientali previsti dal PNIEC. Per questo il Mise la considera fra le priorità di utilizzo nell’ambito delle risorse del Recovery Fund. Soddisfatto della risposta il deputato.