“Il welfare che si sta costruendo deve basarsi su alcuni valori fondanti: la prossimità, l’universalismo, l’inclusività. Però non bastano le leggi e le dichiarazioni, il tema centrale è come questi valori diventano azioni, quali azioni sono in grado poi di renderli concreti“. Così Eleonora Vanni, presidente di Legacoopsociali e vicepresidente di Legacoop nazionale, durante l’evento che si è svolto oggi, 15 marzo, “Verso un nuovo sistema di welfare” organizzato dal Forum Terzo Settore che si è svolto presso la Sala Capitolare del Senato.
“Prendo ad esempio l’inclusività”, ha detto Vanni: “C’è il tema della partecipazione, qualsiasi iniziativa per migliorare il welfare deve essere presa con il coinvolgimento diretto delle persone interessate, integrando le risorse a disposizione. E inclusività significa anche mettere a sistema tutti gli attori della filiera del welfare, per coprogrammare e coprogettare, mettendo da parte la logica secondo cui lo Stato può conoscere le esigenze dei cittadini e del tessuto sociale senza interpellarli“.
Secondo Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum per il Terzo settore, “per realizzare un nuovo welfare che garantisca gli stessi diritti su ogni territorio, definire i Livelli essenziali delle prestazioni sociali è condizione necessaria, ma non sufficiente: occorre anche prevedere adeguati finanziamenti e mettere gli enti locali nella condizione di rendere i Leps esigibili in tutto il Paese. Ecco perché chiediamo che nei futuri provvedimenti, Governo e Parlamento si impegnino per un massiccio investimento nel sociale, rafforzando in particolare la rete socio-sanitaria e avvalendosi delle competenze e della visione del Terzo settore. Solo in questo modo si può invertire il processo di impoverimento del welfare cui stiamo assistendo da anni, anche a causa della pandemia, e contrastare il drammatico aumento di disuguaglianze e divari territoriali”, ha concluso la portavoce del Forum.