Dopo il tavolo di confronto con gli assessori regionali Donazzan e Corazzari, i rappresentanti del settore ittico di Porto Tolle (Rovigo) hanno incontrato, mercoledì 20 dicembre, anche il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia. Al centro della riunione l’inconsistenza e la scarsa efficacia dei provvedimenti messi in campo fino ad ora dal Governo per contrastare la diffusione del granchio blu e la conseguente crisi economica nel settore della molluschicoltura.
All’incontro hanno partecipato i vertici del Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine, il responsabile del settore Agroalimentare e pesca di Legacoop Veneto Antonio Gottardo, i responsabili regionali di Fedagripesca, Ama, Agrital e Coldiretti. Erano presenti inoltre l’assessore regionale alla Pesca Cristiano Corazzari e il sindaco di Porto Tolle Roberto Pizzoli.
Nello specifico, è stata evidenziata la necessità di una perimetrazione delle aree più colpite dall’emergenza, e il fatto che gli strumenti ordinari e straordinari di ammortizzatori sociali previsti per le 1500 imprese coinvolte non sono giuridicamente utilizzabili.
“Il presidente Zaia si è impegnato a sostenere il documento che è stato inviato oggi al Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, ricordando che, alla nota dell’8 agosto trasmessa dalla Regione del Veneto al Ministero competente per chiedere la dichiarazione dello stato di calamità con la perimetrazione delle zone colpite, non è stata ancora data risposta”, ha sottolineato Antonio Gottardo.
Attualmente il Comitato interregionale sull’emergenza granchio blu sta definendo la data per una pacifica e civile manifestazione a Venezia. Nel frattempo i consorzi e le cooperative di Porto Tolle, Goro e Comacchio hanno attivato una nuova iniziativa con l’obiettivo di convincere il Governo a dichiarare lo stato di calamità. Migliaia di cartoline saranno inviate in questi giorni al presidente del Consiglio Giorgia Meloni: nero su bianco, oltre agli auguri di Natale, le richieste dei pescatori in attesa di risposta.