Energy release, viceministra Gava: obiettivo promuovere nuova capacità rinnovabile

Il decreto attuativo è in fase di finalizzazione: si intende promuovere in modo efficace l’accesso alla misura, assicurando, al contempo, l’affidabilità dei progetti di sviluppo di nuova capacità rinnovabile“. Lo ha detto la viceministra dell’Ambiente Vannia Gava, ascoltata dalla commissione Ambiente della Camera in risposta all’interrogazione di Massimo Milani (FdI) in merito all’attuazione dell’articolo 1 del dl sicurezza energetica che ha introdotto la misura del cosiddetto energy release per lo sviluppo di nuova capacità di generazione da fonti rinnovabili da parte dei soggetti a forte consumo di energia elettrica.

Sulle aree su cui realizzare i progetti – ha proseguito Gava – lo stesso decreto legge prevede che, nella concessione di superfici pubbliche, venga data priorità ai progetti per l’installazione di impianti eolici o fotovoltaici destinati a supportare i processi produttivi delle imprese ad alto consumo energetico, esigenza di cui – ha assicurato il viceministro – terrà conto anche lo schema di Testo Unico sulle rinnovabili. Il tema richiede – ha proseguito la risposta – la conciliazione di diversi interessi, come emerso nel corso della definizione del decreto sulle aree idonee in fase di pubblicazione.

La misura è funzionale al raggiungimento dei target previsti dal PNIEC per lo sviluppo della generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili e a sostenere i settori energivori, esposti al rischio di delocalizzazione, anche promuovendo l’autoproduzione da fonti rinnovabili – come ha ricordato la viceministra – che ha anche ricordato che a fronte dell’impegno alla realizzazione di nuova capacità rinnovabile, i soggetti energivori possono richiedere un’anticipazione della durata di 36 mesi dell’energia elettrica nella disponibilità del Gestore dei servizi energetici – GSE Spa, da restituire, successivamente all’entrata in esercizio della medesima nuova capacità, nell’arco di un periodo di 20 anni. La nuova capacità può essere realizzata direttamente dai soggetti energivori o da soggetti terzi con i quali gli energivori hanno stipulato contratti di approvvigionamento a termine di energia elettrica da fonti rinnovabili.

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