Evento Anci-Legacoop, Gamberini: “Fondamentale collaborazione pubblico-privato, i giovani siano soggetti attuatori”

Stimolare il confronto sull’empowerment della partecipazione dei giovani alle politiche pubbliche, per la messa in campo di interventi locali sempre più impattanti sulle giovani generazioni: questi erano gli obiettivi del 1° evento nazionale del Centro di competenze ANCI sulle politiche giovanili a impatto locale, a distanza di un anno dalla sua creazione.

A ospitare l’evento, martedì 10 dicembre, è stata la sede di Legacoop nazionale a Roma, dove istituzioni, stakeholders, operatori pubblici e privati hanno contribuito a una giornata di lavoro attorno a temi fondamentali per favorire la riappropriazione delle politiche pubbliche da parte dei giovani.

I lavori sono stati avviati dal presidente di Legacoop nazionale Simone Gamberini, che ha sottolineato come “la collaborazione tra attori pubblici e privati è sempre più importante per la buona riuscita di progetti di sviluppo locale, in cui ognuno deve portare le proprie competenze, e in particolare per le politiche locali che riguardano i giovani, che devono essere visti non come semplici destinatari, ma come soggetti attuatori”.

Ha partecipato anche il capo dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio Civile Universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Michele Sciscioli: “Senza ascoltare i giovani non possiamo prendere in considerazione nessun tipo di approccio decisionale dal punto di vista delle politiche pubbliche. Troppo spesso – ha ricordato Sciscioli – si parla di giovani senza coinvolgerli, mentre in giornate come questa ci si confronta in modo diretto e concreto con giovani amministratori, giovani cooperatori e operatori, partendo da dati che ci dicono che, quando sono pienamente sensibilizzati e coinvolti, i giovani vogliono essere impegnati e responsabilizzati ed essere parte attiva negli approcci decisionali delle politiche pubbliche”.

“In Italia – ha concluso la vicesegretario generale ANCI Antonella Galdi, al termine della giornata – abbiamo giovani amministratori particolarmente brillanti, ma oggi ho visto anche tanti giovani cooperatori, che con la loro serietà e il loro impegno stanno cercando di cambiare il Paese. Dobbiamo dare loro la possibilità di farlo oggi, visto che sono già classe dirigente. Il titolo dell’evento è ambizioso, perché si è voluto parlare seriamente delle prospettive del Paese. Una cosa è emersa chiaramente: che i giovani chiedono convintamente di essere protagonisti, non più solo fruitori di interventi e di servizi, ma protagonisti responsabili delle politiche, della loro programmazione e attuazione. Il compito della P.A. è dare loro risposte: la coprogrammazione e la coprogettazione , il Codice del Terzo settore e gli Accordi di partenariato sociale sono tutti strumenti che devono finalmente diventare “ordinari” per la realizzazione delle prossime politiche. Occorre affrontare le complessità, tante voci, tante sfaccettature, fare sintesi di tutti gli elementi in campo, se si vuole generare un ecosistema che dà risposte e genera cambiamento e valore nelle comunità locali”.

La sessione plenaria, coordinata da Aldo Macchi, giovane cooperatore di Doc Creativity, è stata introdotta dalla proiezione del corto “Un anno e un giorno”, scritto e diretto da Daniele Stocchi e prodotto da ANCI, con l’introduzione di Massimo D’Orzi, regista, scrittore e sceneggiatore del mondo della cooperazione

Gianluigi Granero, Direttore di Legacoop Nazionale: “Legacoop è impegnata per riuscire a coinvolgere sempre di più le giovani generazioni nelle dinamiche di sviluppo dell’impresa cooperativa, per sua natura votata al futuro per l’eredità che lascia ai giovani. Questo evento è una ulteriore occasione per rafforzare la collaborazione con ANCI, che va avanti da molto tempo, in particolare sul tema dello sviluppo locale, dei territori al margine e sulle politiche per le giovani generazioni, in raccordo anche con i giovani amministratori che – con impegno – stanno popolando le amministrazioni italiane”.

“Universo giovani”, la relazione del Prof. Enzo Risso, Direttore scientifico di Ipsos e Docente dell’Università La Sapienza di Roma, ha offerto il quadro di un universo giovanile ben lontano dagli stereotipi negativi, ma al contrario impegnato, responsabile, in cerca di un proprio posto nel mondo, con la consapevolezza che si deve lavorare e che la vita è fatta di equilibri tra il lavoro, le amicizie e tutte le cose importanti della vita.

“I ragazzi oggi denunciano di non riuscire a costruire una famiglia per i bassi stipendi e l’alto costo della vita – ha sintetizzato al termine dell’intervento il Prof. Risso -. Per le donne, poi, la famiglia continua a essere qualcosa che ‘mette a rischio’ la carriera. Nella società il posto dei giovani è sempre un po’ ai margini, mentre siamo di fronte a una generazione che vuole essere protagonista del cambiamento e del futuro, vivendo allo stesso tempo un senso di spaesamento di fronte all’accelerazione: il 76% dei giovani è infatti preoccupato di non essere in grado di stare al passo con i tempi”.

Tante le presenze e le testimonianze di giovani amministratori, cooperatori, operatori del Terzo Settore che hanno visto nell’evento un’opportunità per confrontarsi concretamente e portare a casa suggestioni, nuove idee, e proposte. I due giovani Sindaci presenti al panel, Marco Panieri, Sindaco di Imola e Presidente ANCI Emilia-Romagna, e Daniele Sinibaldi, Sindaco di Rieti e Presidente ANCI Lazio  hanno sottolineato l’importanza di occasioni così partecipate dai giovani e mirate perché, in un mondo sempre più veloce e tecnologico, devono partecipare alle scelte per non subirle, cercando di porsi al centro delle politiche di governo del territorio: “occasioni come quella di oggi sono importanti perché, insieme ad ANCI e a Legacoop, possiamo condividere le buone pratiche per il coinvolgimento dei giovani nelle politiche territoriali – aggiunge Panieri -; perché regole fondamentali come quelle della coprogrammazione e della coprogettazione siano effettivamente applicate e i giovani diventino protagonisti del governo dei territori e, in special modo, della direzione da dare al Paese: quali politiche vogliamo mettere in campo come giovani rispetto a delle scelte complesse, per porre delle basi solide al futuro”.

 Monica De Franco, Presidente Cooperativa Coopernica, e Thomas Mazzoni, Responsabile Centro Italia Cooperativa Idealservice, da giovani cooperatori raccontano la fatica e la lotta quotidiana per creare valore e per non essere esclusi dai processi e perché tutti i giovani del territorio non siano esclusi dai processi.

Come l’empowerment e la qualificazione della partecipazione giovanile alle politiche pubbliche sia obiettivo prioritario anche dei più recenti bandi di Fondazione Unipolis e della Fondazione Compagnia di San Paolo lo raccontano Marisa Parmigiani, Direttrice Unipolis e Responsabile Sostenibilità Gruppo Unipol e Sandra Aloia– Responsabile Partecipazione Attiva | Ob. Cultura – Compagnia di San Paolo, sottolineando la necessità di fare attenzione ai processi e al giusto ingaggio e responsabilizzazione dei giovani negli stessi.

I tre tavoli tematici, metodo di lavoro ormai consolidato del Centro di competenze ANCI, sono stati occasioni di confronto aperto e vivace e hanno fornito spunti di riflessione piuttosto importanti, che saranno approfonditi in altrettanti editoriali dedicati, di prossima pubblicazione.

“Amministrazione condivisa e welfare di comunità per politiche giovanili più efficaci”, introdotto da Barbara Boschetti, Professore Ordinario di Diritto Amministrativo e pubblico presso Università Cattolica del Sacro Cuore, e coordinato daLino Gentile, Sindaco di Castel del Giudice, ha evidenziato condivisione di problemi e proposte di soluzione da parte di amministratori e cooperatori, che fra le altre cose, riconoscono la necessità di più dialogo e contaminazione (coprogrammazione e coprogettazione ancora più potenziate) per trovare sinergie e dare un contributo congiunto e integrato allo sviluppo del territorio.

“Innovare la governance locale, per un nuovo approccio dei giovani allo sviluppo territoriale”, il tavolo introdotto ecoordinato da Stefano Campostrini, Professore Ordinario di Statistica sociale presso l’Università Cà Foscari Venezia, ha evidenziato come non si possa più sfuggire ad una governance locale innovativa, che consideri i territori non solo come espressione di bisogni, ma anche di risorse, frutto di valutazioni di impatto e del coinvolgimento dei giovani come motore di innovazione sociale. Gli strumenti esistono, occorre però applicarli, co-programmazione e coprogettazione, superando decisamente il modello tradizionale di gare e la logica degli affidamenti; ma occorre anche forte promozione della gestione associata di servizi e funzioni comunali, inevitabile per i Comuni di piccole e piccolissime dimensioni, sostenuta da formazione e da un recruiting del personale comunale su regole e basi nuove.

Infine, “Strumenti per l’empowerment della partecipazione giovanile”, introdotto da Tommaso Di Noia, Professore Ordinario di Intelligenza artificiale presso il Politecnico di Bari, con la partecipazione del Consiglio Nazionale Giovani; coordinato da Mauro Savini, Responsabile Dipartimento Innovazione, Transizione digitali, Giovani ANCI, ha messo l’accento sulle modalità di ingaggio dei giovani nella partecipazione politica e, più in generale, alla vita della propria comunità. Un momento di confronto in cui si è parlato di strumenti come Forum e Consulte, ma anche di spazi, di social media e di linguaggi diversi per intercettare diverse fasce di giovani, argomenti cioè in grado di stimolare l’adozione di strumenti sempre più efficaci per l’empowerment della partecipazione giovanile.

Le conclusioni sono state affidate alla Vice Segretario Generale ANCI Antonella Galdi e alVice Presidente Vicario Legacoop nazionale Attilio Dadda, che ha sottolineato come Legacoop sia da tempo partner di ANCI su importanti progetti speciali come la Banca delle terra e componente della Community ANCI Next Gen, condividendo con ANCI l’impegno per la promozione di nuovi modelli di sviluppo locale multi-stakeholder e partecipati dal basso, in una logica “generativa” di valore per le comunità. Tasselli di un cammino insieme di ANCI e Legacoop, che continuerà ancora lungo.

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