False cooperative, l’intervista del presidente Gamberini al Corriere della Sera: “Le gare al ribasso vanno abolite”

Le gare al ribasso vanno abolite: favoriscono le società fasulle che applicano contratti pirata e mettono in difficoltà chi è sano”. Lo ha detto il presidente di Legacoop Simone Gamberini in un’intervista rilasciata il 22 luglio al Corriere della Sera firmata da Rita Querzè nella quale, tra le altre cose, ha ricordato che l’associazione da lui presieduta ha recentemente rinnovato quattro contratti nazionali che danno lavoro a quasi un milione di lavoratori. “Mentre i nostri committenti pubblici non hanno finora riconosciuto corrispondenti revisioni dei contratti d’appalto”, ha fatto notare chiedendo una revisione automatica delle tariffe. “Noi vigiliamo sui nostri associati – ha aggiunto rispetto alle false cooperative – ma è indispensabile un sistema pubblico di controlli che oggi è estremamente debole e carente.”

Come soluzione, il presidente di Legacoop ha proposto la riduzione dei contratti riconosciuti, attraverso l’approvazione di una legge sulla rappresentanza.

Il presidente di Legacoop – si legge ancora nell’intervista – ha rassicurato che lo stato di salute delle cooperative è “ottimo. Le coop – ha infatti dichiarato – stanno dimostrando di poter dare risposte a bisogni nuovi: penso alle comunità energetiche o alle piattaforme digitali in forma di cooperativa”, elogiando gli ottimi risultati in tutti i settori delle cooperative che aderiscono a Legacoop.

Tra le criticità in generale riscontrate, Gamberini ha sottolineato il costo del denaro e la carenza di manodopera, inoltre ha chiesto politiche più decise sull’intelligenza artificiale, denunciando che “oggi le grandi imprese sono avanti sull’introduzione dell’IA predittiva ma le piccole e medie sono indietro”.

Sul nucleare, invece, Gamberini ha fatto sapere che secondo lui le priorità sono altre, “richiederebbe investimenti enormi – ha spiegato – e il ritorno ci sarebbe tra una decina di anni”. Ha sottolineato l’importanza di investire nel rinnovabile: settore che ha “un impatto quasi immediato”, auspicando anche investimenti nella ricerca sull’idrogeno.

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