Dal 1° al 4 giugno 2023 con 115 eventi, Torino torna ad essere la capitale mondiale dell’Economia. Studiosi provenienti da tutto il mondo, imprenditori, rappresentanti delle istituzioni multilaterali che coordinano le politiche economiche tra i diversi paesi si confronteranno sul tema di questa edizione del Festival internazionale dell’Economia: “Ripensare la globalizzazione“. Economisti e scienziati sociali che hanno studiato a fondo questo fenomeno discuteranno in che misura è possibile graduarne i tempi, ridurne la velocità indotta dal progresso tecnologico, rafforzare le istituzioni multilaterali, riformare i nostri sistemi di protezione sociale e sviluppare nuovi modelli di business che, invece di puntare sulla disintegrazione dei processi produttivi, rafforzino l’integrazione verticale.
Legacoop partecipa come partner al Festival e durante le giornate della kermesse organizza l’evento: BUONO, PULITO E GIUSTO: UN MODELLO DI SVILUPPO SOSTENIBILE A TUTELA DEL CONSUMATORE” che si svolgerà sabato 3 giugno alle ore 19, presso l’Aula Camera Italiana del Museo del Risorgimento. Il rispetto per la materia prima nel cibo è un concetto ampio, che abbraccia tanti aspetti della nostra vita. Ripensare la globalizzazione significa anche promuovere modelli di sviluppo come la filiera cooperativa che rappresenta oltre il 30% della trasformazione agricola in Italia, permette al consumatore di accedere a prodotti di qualità e rafforza l’economia di territorio. Su questi argomenti interverranno il Presidente di Legacoop nazionale Simone Gamberini, il Rettore dell’Università di Scienze Gastronomiche Bartolomeo Biolatti e la docente dell’Università degli Studi di Torino Elisa Truant. Coordina il direttore di Mondo Economico Francesco Antonioli.
“L’impegno della cooperazione come realtà imprenditoriale e sociale radicata nei territori ha dato un sostegno costante alla crescita del benessere delle comunità, sviluppando reti di relazioni, valorizzando le risorse locali, integrando filiere produttive, creando opportunità. È questo ruolo che motiva la nostra presenza al Festival”, ha dichiarato il presidente di Legacoop Nazionale Simone Gamberini. “Un ruolo che vogliamo confermare partecipando da protagonisti alla crescita, nel nostro Paese, dell’economia sociale di stampo europeo, rappresentata da tutti quei soggetti che condividono con il modello cooperativo il primato della persona e della finalità sociale rispetto al profitto, il reinvestimento degli utili per svolgere attività di interesse collettivo e generale, la governance democratica e partecipativa. Siamo convinti che questo sia il modo migliore per rispondere all’urgenza di costruire un nuovo modello di sviluppo, più inclusivo e sostenibile sul piano economico, sociale e ambientale”.
“Stranamente”, riflette Tito Boeri, direttore scientifico del Festival,“ci si oppone alla globalizzazione e non al progresso tecnologico che di questa globalizzazione è grandemente responsabile. Eppure appare difficile governare la globalizzazione senza governare il progresso tecnologico. Difficile, se non impossibile, tornare indietro, fare reshoring anziché offshoring se non si riducono i costi fissi legati a queste operazioni. Questi costi fissi spingono verso la concentrazione dell’attività economica nella ricerca di economie di scala e rendono il cambiamento difficilmente reversibile. Ci sono scelte importanti che competono alla politica su scala sovranazionale. A livello nazionale è importante occuparsi di come redistribuire i benefici della globalizzazione in modo tale da compensare chi ne subisce le conseguenze.”