Un tavolo di confronto con il Governo, con le Regioni e con i Comuni.
Lo chiedono più di trecento Società di mutuo soccorso raccolte sotto le insegne Fimiv, la Federazione italiana della mutualità integrativa volontaria che, sabato 6 aprile, a Vicenza, hanno presentato il loro manifesto politico programmatico sul futuro della sanità.
Obiettivo non un elenco di rivendicazioni, ma l’offerta di un contributo al sistema Paese riassumibile in tre aree di intervento:
- sostegno al sistema sanitario nazionale attraverso accordi di integrazione tra pubblico e privato, da sottoscrivere con le istituzioni dopo l’apertura di specifici tavoli di confronto;
- condivisione di buone pratiche e di esperienze di innovazione e di sperimentazione sociale per ridurre le disuguaglianze tra le persone e agevolare il lavoro degli operatori sanitari e sociosanitari;
- riordino delle normative di settore per poter operare proficuamente all’interno di un quadro giuridico certo.
Questi alcuni dei contenuti della dodicesima Giornata nazionale della mutualità, appuntamento di primo piano nel calendario annuale della Fimiv, che rappresenta oltre un milione di soci e assistiti, e che dopo una attenta fase di studio e di approfondimento su eccellenze, prospettive, urgenze e problemi strutturali della sanità nazionale, è pronta a lanciare il proprio “manifesto politico programmatico” inaugurando una nuova stagione di dialogo con Palazzo Chigi, con il Ministero della Salute, con i governatori regionali e con l’Anci, l’associazione dei Comuni italiani.
Sottolinea il presidente nazionale di Fimiv Antonio Chelli citando un passaggio del manifesto: “Abbiamo da tempo aperto un confronto interno sui temi della sanità e della salute in Italia e sul ruolo attivo e proattivo che le Società di mutuo soccorso possono svolgere nell’interesse della società e dei cittadini, agendo da collettore dei bisogni dei propri soci e delle comunità. L’obiettivo -spiega- è collaborare con le Istituzioni Pubbliche in campo sanitario e sociosanitario, per contribuire a sostenere il Sistema Sanitario Nazionale, di assoluto valore ma oggi in evidente difficoltà, anche attraverso progetti condivisi con Cooperative Sociali, Cooperative di Medici ed altri Enti del Terzo Settore”.
Il documento sintetizza nel titolo “Obiettivo futuro” una piattaforma articolata in sei punti per un confronto da avviare in tempi stretti con gli interlocutori: riconoscimento del ruolo delle Società di mutuo soccorso, riordino normativo, apertura di tavoli istituzionali, nuove forme di convenzionamento con le strutture sanitarie pubbliche, approvazione di leggi regionali di sostegno e contrasto alla mutualità spuria, che sostituisce logiche di profitto ai valori solidaristici caratteristici degli enti del terzo settore.