“L’industria 4.0 – ossia l’automazione e le nuove tecnologie – di per sé non è più sufficiente”. Così Francesca Serviati – Presidente CDA di SAIE E&A, società cooperativa attiva nei settori della progettazione dell’automazione industriale, servizi di ingegneria e di impiantistica elettrica – ha aperto il suo intervento all’ultimo live lab di Io Riparto: “Smart factory: virtuale vs reale”, ospitato online da Fondazione PICO (digital innovation hub di Legacoop) la mattina il 19 maggio.
“Per me l’industria 5.0”, ha spiegato Serviati, “significa centralità delle risorse umane in un’economia sostenibile e una capacità di essere camaleontici, ossia saper cambiare in funzione delle modifiche repentine del mercato e dell’ambiente in cui viviamo”.
“Nella nostra cooperativa – proprio per la tipologia stessa di impresa – la risorsa umana ha sempre avuto un ruolo centrale”. È nata così di recente la proposta di: “Dare il valore a nuove idee imprenditoriali al nostro interno; con i nostri nuovi soci under30 intendiamo creare una nuova startup nell’economia circolare e, in parallelo, avviare un’attività di ricerca sull’intelligenza artificiale che prenderà avvio da novembre”.
“Secondo me l’intelligenza artificiale può offrire un contributo alla smart factory ma dobbiamo intenderla come una “collaborazione” che ci aiuti e apporti valore aggiunto: dobbiamo essere bravi a disegnare un perimetro”.
“È importante approcciare queste nuove tecnologie con delle regole sicure per il capitale umano, soprattutto considerando come negli ultimi decenni si sia persa la valorizzazione delle risorse umane. Siamo una squadra: il leader è bravo perché è brava tutta la squadra”.
Io Riparto, Associazione di promozione sociale che mira a diffondere la cultura digitale in tutti i settori della vita produttiva, tramite un ciclo di eventi online a cui partecipano esponenti del mondo imprenditoriale, produttivo e accademico.
Su Youtube è possibile rivedere l’appuntamento sulla smart factory.
