Legacoop Emilia-Romagna e la cooperativa CIM Onlus di Forlì ospiti a Dakar (Senegal) alla sesta edizione del GSEF – Forum globale dell’economia sociale e solidale che si è concluso il 6 maggio a Dakar (Senegal). L’evento è uno dei più prestigiosi incontri internazionali sull’economia sociale e riunisce organizzazioni internazionali, governi e network della società civile, funge da piattaforma per l’apprendimento reciproco, la definizione dell’agenda e lo scambio di conoscenze. Le due realtà sono state invitate come esperienze di successo per lo sviluppo dell’economia sociale e solidale all’interno del territorio e per l’attività di promozione all’estero del modello cooperativo e hanno partecipato alla discussione sul tema: Co-costruire politiche pubbliche ed economie sostenibili favorisce la creazione di posti di lavoro dignitosi per i giovani e le donne.
Roberta Trovarelli, responsabile promozione cooperativa e relazioni internazionali di Legacoop Emilia-Romagna, ha sottolineato tre elementi che hanno favorito il consolidamento della cooperazione come motore di sviluppo economico equo e inclusivo in Emilia-Romagna e in Italia: “Il dialogo costante e una collaborazione sostanziale con le istituzioni e gli altri attori del sistema imprenditoriale – ha ricordato Trovarelli –, l’attività di promozione della cultura cooperativa e della cooperazione come opportunità di lavoro per i giovani, a partire dalle scuole secondarie e dalle università, la spinta all’innovazione e alla sostenibilità delle imprese cooperative”.
Annica Perini, presidente della cooperativa sociale CIM Onlus, ha presentato alcuni dei numerosi progetti sviluppati in Senegal e Gambia, orientati a creare collegamenti virtuosi tra le imprese regionali per favorire l’immigrazione regolare e la creazione di piccole realtà imprenditoriali nei paesi di provenienza agevolando lo sviluppo locale.
“Innovare e investire nella modernità – ha concluso Trovarelli – ha molto a che fare con l’economia sociale e solidale. La transizione digitale ed energetica sono leve che devono essere utilizzate per diminuire le disuguaglianze”.