Roma, 23 aprile 2024 – Si è conclusa venerdì scorso a Capri la riunione dei ministri degli Esteri dei Paesi del G7, ospitata dall’Italia nell’anno di presidenza che vedrà a giugno il vertice dei leader. Le organizzazioni della società civile, tra cui l’Alleanza delle cooperative italiane, riunite nel gruppo di engagement ufficiale “Civil 7” per l’occasione hanno indirizzato ai ministri degli Esteri un documento di presa di posizione collettiva, con importanti richieste politiche. Il contesto internazionale sempre più conflittuale e pericoloso che stiamo vivendo richiede uno sforzo senza precedenti per ristabilire un sistema di equilibrio multilaterale che promuova percorsi di pace e diritto internazionale, non una deriva verso una maggiore guerra.
“Il mondo sta vivendo una minacciosa serie di crisi interconnesse – conflitti, clima, fame – le cui cause strutturali rimangono irrisolte – scrivono nel documento le organizzazioni del Civil 7. Il G7 può essere parte del problema, se promuove unilateralmente gli interessi delle economie più sviluppate, o parte della soluzione, se difende i diritti umani e gli interessi comuni dell’umanità e del pianeta per un futuro più pacifico, giusto e sicuro”.
La fragilità della pace globale, la persistenza dei conflitti armati e l’aumento del rischio di utilizzo di armi nucleari richiedono la massima urgenza e azioni concrete. Si stanno poi anche affrontando una serie di sfide critiche, strutturali e sistemiche, con ampi gruppi di popolazione come le donne, i bambini, i giovani e i più emarginati che portano il peso maggiore di queste crisi. L’incapacità degli Stati di mitigare gli impatti del clima sta portando alla fame, all’inedia e alla carestia. In molteplici crisi prolungate e spesso dimenticate, la prolungata mancanza di impegno politico nell’implementazione di soluzioni sostenibili per affrontare le cause dei bisogni umanitari sta portando le persone a compiere scelte terribili semplicemente per sopravvivere.
Le organizzazioni del C7 hanno dunque esortato i Ministri degli Affari Esteri e i governi del G7 a promuovere cambiamenti sistemici, trasformativi e generativi nelle politiche internazionali attraverso il sistema multilaterale. Il G7 può svolgere un ruolo utile nella costruzione del consenso sull’accelerazione dell’azione necessaria per evitare che la crisi a più livelli raggiunga livelli catastrofici e per far avanzare l’agenda per lo sviluppo sostenibile.
Nel documento (che si può leggere in versione integrale a questo link) sono state dunque avanzate ai Ministri degli Esteri del G7 delle richieste specifiche che vadano in una direzione proattiva e pronta a trovare un compromesso e a mantenere il dialogo nonostante le differenze strategiche, evidenziando quattro principali aree di azione: Pace, sicurezza comune e disarmo nucleare; Assistenza basata su principi umanitari; Giustizia alimentare e trasformazione dei sistemi alimentari; Mobilità umana e migrazioni.