Roma, 26 settembre 2023 – “Apprezziamo l’azione del Governo per contenere il fenomeno dei granchi blu e sostenere le imprese danneggiate. Gli strumenti messi in campo dal ministro Lollobrigida accolgono molte delle richieste della cooperazione e sono un segno tangibile di vicinanza al settore. Per questo la manifestazione di protesta in programma il 27 settembre a Ferrara è stata sospesa anche se resta lo stato di agitazione”. Così Paolo Tiozzo copresidente dell’Alleanza delle Cooperative pesca e acquacoltura al termine del tavolo convocato presso il ministero della Sovranità alimentare sull’emergenza granchio blu alla presenza del ministro Francesco Lollobrigida e del presidente della Commissione agricoltura del Senato Luca De Carlo che sta seguendo i lavori di conversione in legge del decreto asset con i primi stanziamenti per il contrasto al fenomeno.
Gli interventi governativi, spiega la cooperazione, puntano ad un sostegno concreto per i danni subiti e al via libera all’attività di pesca in aree attualmente non battute per valutare lo stato delle risorse e contenere l’espansione del granchio. “Bene l’impegno per rendere accessibili alle imprese i primi 2,9 milioni di euro stanziati ad agosto e lo stanziamento di ulteriori 10 milioni di euro, nuove risorse destinate a risarcire i costi del seme delle vongole che è stato mangiato dai granchi. Positive anche le aperture sulla pesca a strascico nelle tre miglia, ma resta da valutare con attenzione l’applicazione alla pesca degli strumenti previsti dal decreto legislativo 102/2004, ora appannaggio solo dell’agricoltura, che dovrebbero trasformare i pescatori, come detto dal ministro, in agricoltori del mare. Uno strumento questo che in agricoltura viene usato per la gestione, tra le altre cose, degli oneri sociali”, prosegue l’Alleanza. C’è attesa anche per l’incontro con l’ABI voluto per capire come affrontare la questioni dei mutui e delle rate. “Fornire un aiuto in questo momento consente alle nostre cooperative e ai nostri consorzi di non chiudere le attività. Subito dopo dobbiamo capire come tornare a produrre nelle aree maggiormente colpite che vanno prima bonificate e poi rese nuovamente operative immettendo nuovo seme”, conclude l’Alleanza.