Dalle alghe fritte agli spaghetti conditi con il sugo al granchio blu. Ma anche vongola romagnola e cozza romagnola connotati da apposito marchio collettivo. Sono alcune delle novità gastronomiche che sbarcheranno sulle tavole della Romagna (e non solo) a partire dall’estate e per i prossimi mesi. Vecchi e nuovi sapori, prelibatezze da scoprire (o riscoprire). Questi gli obiettivi della campagna di promozione e valorizzazione dei prodotti ittici dell’Emilia-Romagna, che è stata presentata lunedì 27 maggio, a bordo della Motonave Bella Rimini, da Legacoop Agroalimentare e Cooperativa Casa del Pescatore di Cattolica, in provincia di Rimini, in collaborazione Ecomondo, Legacoop Emilia-Romagna e con i pescatori del Consorzio Pescatori di Goro (Co.Pe.Go), Cooperativa la Vela, Cooperativa pescatori di Cervia, Casa del pescatore di Cesenatico e Cooperativa Lavoratori del Mare di Rimini.
Un modo per sostenere allevatori e pescatori. «L’idea di voler fare entrare il granchio blu nella nostra cultura alimentare, obiettivo dell’iniziativa, è un atto concreto per provare, quanto meno, a trarre un piccolo vantaggio da quella che è una vera e propria emergenza», ha detto Cristian Maretti, presidente di Legacoop Agroalimentare. «Far crescere il consumo di granchio blu con l’offerta di un prodotto già pronto ad essere cucinato, potrà dare anche un piccolo sollievo economico agli allevatori di molluschi alle prese con uno stravolgimento dell’ecosistema che ha portato di fatto all’azzeramento della produzione di vongole veraci e ha messo in ginocchio i pescatori. Un’iniziativa, questa della Romagna, che potrebbe fare da apripista per iniziative simili anche in altre regioni d’Italia con il coinvolgimento delle nostre cooperative» continua Maretti. Inoltre «questa di Legacoop Agroalimentare è una di quelle iniziative, svolte nell’ambito del programma nazionale triennale, che va nella direzione di dare strategie inedite e avere flessibilità nelle decisioni che abbiamo sempre auspicato. Iniziativa che si sposa anche con il recente al Dl Agricoltura dove finalmente il granchio blu è stato considerato un problema ambientale, e quindi è stato istituito un commissario straordinario, e dove sono stati stanziati aiuti alla filiera ittica per contrastare la crisi economica».
Granchio blu sei cotto: ristoratori, albergatori, Vip tutti coinvolti. Si tratta di un progetto che nasce per supportare e sostenere le imprese della pesca e della molluschicoltura nel processo di adeguamento commerciale attraverso una strategia che punta a qualificare i processi produttivi, la tracciabilità dei prodotti ittici. Ma anche a sviluppare nuove strategie di mercato e di vendita delle produzioni locali rafforzando la competitività del sistema produttivo locale. Pescatori, operatori del settore ittico e GdO, mondo della ristorazione e dell’hotellerie sono pronti a fare sistema e a collaborare per promuovere una nuova “educazione alimentare”, basata sul consumo consapevole e sulla comprensione delle relazioni esistenti tra sistemi produttivi, consumi alimentari e sviluppo ecocompatibile.
La campagna di promozione e valorizzazione dei prodotti ittici dell’Emilia-Romagna. Le iniziative che verranno realizzate si concentreranno sulla promozione e valorizzazione di tre specifici prodotti ittici: i primi due sono la Cozza Romagnola (mytilus galloprovincialis) e la Vongola Romagnola (Chamelea gallina), marchi collettivi territoriali depositati presso Euipo, l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale. Il terzo prodotto non è ancora sufficientemente conosciuto e non fa ancora parte della cultura gastronomica romagnola, ma che si appresta a divenire un vero e proprio green & novel food. Si tratta del granchio blu (callinectes sapidus). «Come già noto, da oltre un anno l’invasione del granchio blu nell’area del Delta del Po ci ha messi tutti di fronte ad uno stravolgimento ecosistemico dell’habitat deltizio e marino, mettendo in ginocchio il comparto ittico, con particolare riferimento alla venericoltura dei pescatori di Goro e Comacchio», spiega Massimo Bellavista, responsabile pesca e acquacoltura Emilia-Romagna di Legacoop Agroalimentare. «Da oltre un anno, siamo attivamente impegnati nella ricerca di soluzioni tese fornire supporto di vario genere al migliaio di pescatori in ginocchio per il drastico calo e, di fatto, azzeramento, della produzione di vongole veraci, sino ad oggi considerato il distretto europeo della vongola verace. Da oltre un anno siamo impegnati a sensibilizzare le istituzioni, ma anche gli stakeholder dei settori della blue economy, in primis il settore turistico balneare».
Con queste premesse nasce la campagna chiamata Abbiamo cotto il granchio blu, mirata a sostenere l’introduzione di questo nuovo crostaceo nella cultura alimentare romagnola. L’iniziativa promuove l’utilizzo del granchio blu pescato e raccolto dai pescatori delle cooperative dell’Emilia-Romagna e che prevede il coinvolgimento degli hotel e dei ristoranti della costa emiliano-romagnola, proponendo alla clientela un piatto a base di granchio blu. L’iniziativa trova la disponibilità delle associazioni Federalberghi Emilia-Romagna e le rispettive associazioni territoriali della costa, Promozione Alberghiera, dei grossisti e della Grande distribuzione Organizzata. La commercializzazione del granchio blu eviscerato di alta qualità, fresco o congelato, è affidata al Consorzio Pescatori di Goro. Alla Cooperativa Casa del pescatore di Cattolica, protagonista di un importante processo di sviluppo orientato alla trasformazione e commercializzazione del seafood nostrano, è invece, affidata la produzione e commercializzazione di un sugo pronto per il canale horeca.
Prodotto fresco, pulito pronto a essere cotto, e sughi: questa la proposta. «La scelta verso un preciso sugo pronto è il risultato di un lungo lavoro di ricerca delle materie prime ma anche di analisi delle varie proposte», dichiara Nicola Tontini, direttore della Cooperativa Casa del pescatore di Cattolica. «Negli ultimi mesi sono stati realizzati alcuni panel taste con autorevoli e qualificati rappresentanti – prosegue Tontini – che hanno contribuito a orientare indirizzato la scelta basandosi su diversi criteri (aspetto, qualità aromatica, intensità aromatica, grado di cottura, sapidità, armonia dei sapori e succulenza)».
Una campagna di sensibilizzazione. La campagna di promozione e valorizzazione dei prodotti ittici dell’Emilia-Romagna e della specie alloctona callinectes sapidus, finanziata nell’ambito del Piano Nazionale della pesca e dell’acquacoltura del Ministero delle Politiche Agricole e della Sovranità Alimentare – annualità 2024 – verrà presentata alla Commissione Europea il 30 maggio a Svendborg in Danimarca, in occasione dell’European Maritime Day (evento annuale che celebra la giornata marittima europea). È prevista la stampa di adesivi e vetrofanie che consentiranno di identificare gli hotel e i ristoranti aderenti all’iniziativa, depliant informativi e gadget per i più piccoli. E verrà promossa sui media nazionali e internazionali grazie al Patrocinio della Regione Emilia-Romagna, Comune di Rimini, Comune di Cesenatico, Comune di Goro e il supporto del Galpa/Flag Costa dell’Emilia-Romagna.