Green New Deal, infrastrutture, Piani di sviluppo e coesione, beni confiscati alla criminalità organizzata: i temi dell’ultima riunione del Cipe

Via libera dalla riunione di martedì 29 settembre del Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) a due delibere in materia di riconversione ecologica dei cicli produttivi del sistema delle imprese italiane: la prima co gli indirizzi per l’attività di Sace S.p.A., per il 2020, per il rilascio delle garanzie per progetti o iniziative sul Green New Deal; la seconda relativa alla nuova Convenzione tra il ministero dell’Economia e Sace, e relativa allo svolgimento dell’attività operativa di quest’ultima. I due provvedimenti, spiega il comunitato del Cipe, rientrano nell’ambito della strategia del governo per la riconversione green delle imprese, lo sviluppo delle infrastrutture, per la realizzazione del Green Deal e il sostegno finanziario alle misure Covid-19 attraverso il contributo dei Fondi strutturali europei e delle risorse del Fondo sviluppo e coesione (FSC).

In particolare, gli indirizzi contenuti nella prima delibera riguardano, da una parte, progetti che mirano ad agevolare la transizione verso l’economia circolare e a integrare i cicli produttivi con tecnologie a basse emissioni per la produzione di beni e servizi sostenibili, che progetti per la mobilità sostenibile e intelligente, e in particolare quelli che puntano a una mobilità multimodale automatizzata e connessa, nell’ottica di una riduzione dell’inquinamento, anche attraverso lo sviluppo di sistemi intelligenti e digitali per la gestione del traffico.

Nel corso della stessa riunione, il Cipe ha esaminato una serie di questioni in materia di infrastrutture: in primo luogo, ha espresso parere favorevole sul Contratto di programma 2018-2021 tra la società concessionaria di costruzioni Sogeap e l’Enac relativo all’Aeroporto “Giuseppe Verdi” di Parma, e ha approvato, a seguito della deliberazione del Consiglio dei ministri del 29 luglio 2020, il progetto definitivo della SS n. 291 della “Nurra”, quadrante nord-ovest della Sardegna. Ancora, ha approvato la modifica della delibera n. 64 del 2019 relativa alle misure per salvaguardare le risorse e accelerare e gli interventi volti alla mitigazione del rischio idrogeologico e alla tutela della risorsa ambientale. Sono state poi svolte diverse informative: la prima sullo stato di avanzamento dei decreti interministeriali di aggiornamento del periodo concessorio delle convenzioni autostradali, firmati e inviati alla Corte dei conti per la registrazione, relativi alle concessioni dell’autostrada Brescia-Padova S.p.A., della Società autostrada Ligure Toscana (SALT) S.p.A. tronco Autocisa, La Spezia-Parma e dell’autostrada dei Fiori tronco A6 Torino-Savona S.p.A.. La seconda informativa ha riguardato l’iter di aggiornamento del periodo concessorio delle convenzioni autostradali e i meccanismi di calcolo: in merito, il Mit ha chiesto una versione aggiornata dei piani economico finanziari alle società di gestione, per presentarli al CIPE dopo istruttoria. Una terza informativa, infine, ha affrontato la questione dell’attuazione della delibera Cipe n. 38 del 2019 sul “Criterio generale per l’accertamento e per la definizione dei rapporti economici riferibili alle società concessionarie autostradali limitatamente al periodo intercorrente tra la data di scadenza della concessione e la data di effettivo subentro del nuovo concessionario”, con riferimento alle società concessionarie scadute Autostrade Meridionali, Ativa e Satap A21 e Salt e Autofiori A10, a cui si applica la regolazione e per le quali sono in corso le procedure di gara. Le società concessionarie, spiega il comunicato, hanno impugnato la delibera n. 38/2019 in sede giudiziaria, ma i ricorsi pendenti non interferiscono con le procedure di gara in via di perfezionamento. Infine, le informative in materia di FSC hanno avuto ad oggetto la riprogrammazione nelle regioni Abruzzo, Calabria e Lombardia.

Nell’ambito del processo di esame dei Piani di sviluppo e coesione, relativo alla riprogrammazione delle risorse FSC (come stabilito dall’articolo 44 del decreto Crescita) il Cipe ha disposto la possibilità di utilizzare le risorse dei Fondi strutturali europei (Fondi SIE) e del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) per finanziare misure di contrasto all’emergenza Covid-19: ad essere destinatarie degli accordi sono, nello specifico, le regioni Marche e Friuli Venezia Giulia, mentre a luglio scorso il Comitato aveva già adottato provvedimenti per altre regioni del centro-nord.

Infine, il Cipe ha disposto un’assegnazione di 10 milioni di euro nell’ambito del Piano di valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata e ha approvato il riparto delle somme accantonate sul Fondo sanitario nazionale 2019 e 2020, così da consentire l’esenzione delle percentuali di sconto per le piccole farmacie, considerati importanti punti di presidio territoriale nei centri minori.

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