La chiusura delle scuole e la didattica a distanza hanno evidenziato un “digital divide”, che ha escluso molti alunni e studenti dalle lezioni online, non garantendo il loro diritto all’istruzione. Per questo, il primo punto che si pone all’interno del Pnr in materia di scuola riguarda proprio la connettività e l’acquisto di strumenti tecnologici
Vi segnaliamo l’articolo pubblicato oggi 6 luglio 2020 su www.positanonotizie.it a cura di Maria Abate
Oggi, 6 luglio, il Piano nazionale delle riforme redatto dal ministero dell’Economia sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri. I fondi stanziati dall’Europa per contrastare l’emergenza coronavirus, come affermato dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, dovranno essere spesi in un’ottica di modernizzazione e digitalizzazione.
Infatti, la chiusura delle scuole e la didattica a distanza hanno evidenziato un “digital divide”, che ha escluso molti alunni e studenti dalle lezioni online, non garantendo il loro diritto all’istruzione. Per questo, il primo punto che si pone all’interno del Pnr in materia di scuola riguarda proprio la connettività e l’acquisto di strumenti tecnologici affinché nessuno rimanga escluso dalle attività didattiche. In questo senso, non si pensa solo a rafforzare i finanziamenti alle scuole, ma anche a voucher destinati alle famiglie meno abbienti.
Nella bozza che finirà oggi in Cdm si parla di un aumento di risorse per il Piano scuola di circa 200 milioni (arrivando quindi a 400 milioni totali) per “rafforzare la connettività delle scuole portando in più di 32.000 istituti la banda ultralarga”.
Sono inoltre previsti dei voucher per le famiglie, erogati in base alla fascia di reddito di appartenenza. Per le famiglie con Isee sopra i 20 mila euro è previsto un contributo massimo di 200 euro, che potrà essere speso per migliorare la propria connessione, mentre per i nuclei al di sotto di questa soglia il voucher arriverà fino a 500 euro e potrà essere utilizzato anche per l’acquisto di tablet e pc.