I ragazzi del centro diurno S. Alvise (VE) gestito da CSSA cooperativa veneta, correttori di bozze per la guida sociale della Biennale di Architettura

Le ragazze e i ragazzi del centro diurno “Sant’Alvise” di Venezia, gestito dall’associata di Legacoop Veneto CSSA, hanno partecipato in qualità di correttori di bozze alla creazione della Guida Sociale della 18.Mostra Internazionale di Architettura (visitabile fino al 26 novembre).

L’iniziativa si inserisce nel progetto “categorie fragili” de La Biennale di Venezia, che mira a promuovere l’accessibilità al patrimonio culturale a persone con disabilità psichica ricordando che la fruizione dell’arte non si realizza solo rimuovendo gli ostacoli fisici, ma anche eliminando le barriere linguistiche e cognitive. L’accesso ai contenuti, ai concetti e al pensiero è infatti un aspetto di immenso valore, poiché permette l’incontro unico tra visitatore e opera d’arte. 

Nello specifico, la progettazione della guida è stata realizzata sulla base delle “Linee guida europee per rendere l’informazione facile da leggere e da capire per tutti”, un progetto di Inclusion Europe.

Composta da oltre 600 lavoratori, CSSA – Cooperativa Sociale Servizi Associati è una cooperativa che opera da oltre 36 anni nell’ambito di servizi sociali, sanitari e assistenziali, in tutte le province del Veneto, “con l’obiettivo di perseguire l’interesse generale della comunità territoriale di appartenenza, ovvero favorire la promozione umana e l’integrazione sociale dei cittadini”.

Il centro diurno “S. Alvise”, autorizzato e accreditato dalla Regione Veneto, offre i propri servizi a 30 persone con disabilità fisica e/o cognitiva residenti nel territorio dell’ULSS 3 Serenissima, attraverso l’azione di un’equipe multiprofessionale formata da educatori e operatori socio sanitari di comprovata esperienza. 

La guida sociale della 18. Mostra Internazionale di Architettura è consultabile a questo link

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