L’assist al premier Giuseppe Conte arriva direttamente dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen che su Twitter dà conto della telefonata intercorsa ieri fra i due nella quale hanno discusso dell’organizzazione del Global Health Summit che si terrà in Italia la prossima primavera in occasione della presidenza italiana di turno del G20, della cooperazione con Paesi partner extra Ue sui flussi migratorie soprattutto della preparazione del piano di ripresa nazionale, sottolineando come che “L’Italia è sulla buona strada con la presentazione del piano nazionale per l’utilizzo dei fondi europei del Recovery Fund”, argomento quest’ultimo, sul quale Conte ha dovuto rispondere a chi lo accusa di essere indietro sulla presentazione dei progetti: “C’è un dibattito pubblico sul fatto che l’Italia sia indietro: non è vero. Stiamo definendo progetti e li porteremo all’attenzione delle parti sociali e del Parlamento: siamo perfettamente in linea con il cronoprogramma”.
E ancora: “Al Recovery plan stiamo lavorando assiduamente, siamo nella fase finale di messa a punto dei singoli progetti, per renderli sempre più integrati, perché il Recovery plan esprima obiettivi ben precisi e una direzione strategica, non parcellizzata”, ha ribadito Conte alla presentazione del Rapporto Svimez 2020 “L’economia e la società del Mezzogiorno”. A chi come l’europarlamentare della Lega Antonio Rinaldi afferma che “della pioggia di miliardi dall’Europa da lui (il premier, ndr) più volte annunciata non c’è ancora traccia e che, nella migliore delle ipotesi, solo una percentuale minima di finanziamenti potrebbe arrivare a 2021 inoltrato” andrebbe fatto notare che sin dall’inizio si sapeva che la tempistica sarebbe stata quella e che, soprattutto, qualora dovesse esserci un ritardo nell’erogazione dei fondi stanziati dall’Ue per la ripresa, grazie al quale all’Italia dovrebbero arrivare 209 miliardi (81,4 come trasferimenti diretti e 127 come prestiti) questo sarebbe determinato dal veto sul bilancio 2021-27 – al quale il Recovery è ancorato – posto dagli “amici” sovranisti ungheresi e polacchi.
FONTE : https://www.lanotiziagiornale.it/ pubblicato il 25 novembre 2020 a cura di Laura Tecce