Dopo il disastro causato dall’alluvione che lo scorso maggio si è abbattuta sull’Emilia-Romagna, il movimento cooperativo di Legacoop ha messo a disposizione delle popolazioni colpite più di 3 milioni di euro solo in termini di raccolte di fondi. A ciò vanno aggiunte le derrate e i beni forniti gratuitamente, gli interventi di uomini e mezzi, l’utilizzo di spazi e capacità logistiche. È quanto è emerso nel corso dell’evento ‘Il dolore e la forza della cooperazione‘ organizzato dalla stessa Legacoop a Bagnacavallo, nel Ravennate – una delle zone più colpite – alla presenza, tra gli altri, del presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini e del presidente di Legacoop nazionale, Simone Gamberini.
La pioggia che ha devastato vaste aree della Romagna, ha osservato il numero uno della Legacoop, “ha provocato danni ingenti alle nostre cooperative: nelle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, circa 140 imprese registrano danni superiori a 50 milioni di euro. Ma molti altre conseguenze, dirette ed indirette, potranno essere valutate solo nei prossimi mesi”. Dopo che le cooperative “hanno risposto all’emergenza con resilienza e solidarietà”, ha proseguito Gamberini, occorre “certezza sull’ammontare delle risorse necessarie, sicuramente superiori ai 2 miliardi previsti dal primo provvedimento adottato dal governo, e sui tempi di erogazione. E intanto, in attesa dei ristori, è indispensabile prevedere e rendere effettiva la copertura al 100% per le domande di prestiti presentate alle banche dalle imprese colpite dall’alluvione. Per tutto questo”, ha aggiunto, “è urgente la nomina di un Commissario che, a nostro parere, deve essere il Presidente della Regione Emilia-Romagna“.
“Non si può più andare avanti con questa pantomima sul commissario”, ha dichiarato il presidente di Legacoop Romagna, Paolo Lucchi, che ha aperto l’evento. “Dobbiamo avere la sicurezza di potere ricostruire in tempi rapidi. È nello spirito dei romagnoli essere orgogliosi”, ha aggiunto Lucchi, “ma senza aiuti questa volta la Romagna da sola non ce la potrà fare”. Alla mattinata, oltre a Bonaccini, hanno partecipato il presidente di Legacoop Emilia-Romagna Daniele Montroni, gli assessori regionali al Turismo e allo Sviluppo economico, Andrea Corsini e Vincenzo Colla; la sindaca di Bagnacavallo, Eleonora Proni; il prefetto di Ravenna, Castrese de Rosa; i presidenti delle Province di Forlì-Cesena e Ravenna, Enzo Lattuca e Michele de Pascale, oltre a tanti sindaci dei comuni colpiti dalla catastrofe.
A seguito del maltempo che ha colpito la regione, “ciò che ci preoccupa di più”, ha osservato Daniele Montroni, “è che la fase di ricostruzione non sia ancora iniziata. È trascorso un mese e mezzo e ci preoccupa non vedere all’orizzonte un percorso. Siamo in presenza di un tavolo istituzionale con sede a 400 chilometri di distanza (a Roma, ndr). Non ci pare una risposta adeguata rispetto alla portata della catastrofe”.
“Spero si vada velocemente verso la nomina di un commissario straordinario e una struttura commissariale, perché stiamo perdendo settimane quando avremo bisogno di avere un’interlocuzione veloce e rapida nel rapporto che abbiamo aperto con il governo“. Lo ha detto Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna, a margine del convegno di Legacoop a Bagnacavallo, in provincia di Ravenna. “Stiamo lavorando con i singoli ministeri, ma ora serve struttura di unitarietà”, ha aggiunto Bonaccini, “perché la struttura commissariale per la ripartenza serve a questo. C’è un’emergenza? C’è una ricostruzione immediata, non solo quella futura. Noi entro l’autunno dovremmo aver fatto interventi corposi su ripristini arginali, sui fiumi, sulle strade e sulle circa 1000 frane che abbiamo in Appennino”.
A questo link i video che sono stati proiettati durante l’evento.