È stato presentato alla Regione del Veneto il Piano di azione locale per la prossima programmazione Feampa (Fondo europeo Affari marittimi Pesca e Acquacoltura) 2021/27 predisposto dal nuovo Flag Veneziano, che si è costituito lo scorso settembre e vede tra i partner anche Legacoop Veneto.
Il documento strategico nasce sulla base delle criticità e dei bisogni, ma anche dei punti di forza e delle potenzialità, indicati dagli stakeholder del compartimento marittimo veneziano nel percorso di consultazione. Intorno alle priorità individuate saranno sviluppati i bandi per accedere ai finanziamenti europei (oltre tre milioni di euro) e dunque convergerà l’impiego delle risorse per l’area costiera di riferimento, ossia Venezia, Cavallino-Treporti, Jesolo, Eraclea, Caorle e San Michele al Tagliamento.
Tutela della biodiversità e adattamento ai cambiamenti climatici, sostenibilità ambientale e transizione energetica, innovazione nella lavorazione e trasformazione del prodotto ittico, ricerca di nuovi mercati, diversificazione delle attività delle imprese della pesca e dell’acquacoltura, sviluppo di sinergie col settore del turismo, sono i cardini del nuovo Piano intorno a cui si svilupperanno azioni e progetti.
“Vogliamo rendere resiliente ai grandi cambiamenti in atto il sistema ittico veneziano, supportando la creazione di una filiera competitiva e sostenibile– spiega il presidente Antonio Gottardo, responsabile del settore Agroalimentare e Pesca di Legacoop Veneto riconfermato alla guida del nuovo Flag –. Competitiva, perché il Piano di azione mira a far diventare le imprese più moderne, innovative e interconnesse anche ad altri settori come il turismo, nonché a valorizzare e implementare le produzioni locali con la ricerca di nuovi target e nuovi mercati, nuove strategie di commercializzazione e tracciabilità. Sostenibile, perché c’è in tal senso un’attenzione trasversale a tutta la strategia: riduzione degli impatti delle attività sull’ambiente, migliore gestione dei rifiuti in mare, gestione sostenibile delle catture accanto alla protezione delle specie sensibili e salvaguardia delle specie ittiche locali, introduzione di aree tutelate, riduzione dei consumi energetici e utilizzo di fonti energetiche più sostenibili”.