Nel pomeriggio di venerdì 26 gennaio è stata raggiunta una prima intesa sul contratto della Cooperazione sociale. Sindacati e centrali cooperative hanno siglato un accordo che verrà sottoposto nei 30 giorni successivi alla firma alla consultazione dei lavoratori e degli organismi delle organizzazioni datoriali.
Punti salienti economici dell’ipotesi per Il nuovo contratto sono la previsione di un aumento di 120 Euro mensili al livello C1, da riparametrare per gli altri livelli contrattuali, dal gennaio 2025 l’introduzione della quattordicesima mensilità al 50% e l’innalzamento dell’importo per la sanità integrativa che raggiunge i 120 € annui.
L’impegno comune tra sindacati e cooperative per appalti e tariffe adeguati, la lotta alle false imprese e al dumping salariale, ribadito dalle Parti, trova una sua risposta anche nel contratto attraverso un nuovo osservatorio sugli appalti, sulla definizione di una possibile gradualità più aderente alle realtà aziendali e al mancato riconoscimento degli aumenti contrattuali e su tabelle condivise sul costo del lavoro, allegate all’intesa, e che dopo una verifica tecnica saranno inviate al Ministero del Lavoro.
Per quanto riguarda la cooperazione sociale di inserimento lavorativo, oltre a una più cogente definizione dei suoi campi di applicazione vengono inseriti nuovi profili professionali in modo da rendere sempre più aderente alle reali attività svolte dai soci il dettato contrattuale.
Trovano poi soluzione il tema del tempo di vestizione e quello delle cosiddette notti passive, attraverso un adeguamento degli importi del servizio.
Infine, sempre nell’ottica della valorizzazione delle socie e delle lavoratrici, viene estesa al 100% l’integrazione economica della maternità. Un ulteriore elemento che qualifica, anche sul piano valoriale, l’intesa.
Di seguito il testo dell’accordo e le tabelle del costo del lavoro siglati venerdì scorso. Nelle prossime settimane seguirà apposita circolare informativa sulla raggiunta intesa.