Impatto sociale, come si valuta? Terza edizione per il corso universitario per futuri manager

Sono 75 gli iscritti dopo il successo delle prime due edizioni, con il sostegno della Camera di Commercio di Torino

Dopo il successo delle prime due edizioni torna il corso universitario di aggiornamento professionale (CUAP) “Valutazione d’impatto sociale”, sostenuto dalla Camera di commercio di Torino e proposto dal Centro di Competenza per la Valutazione d’impatto sociale nell’ambito di TSI.

ll Corso universitario, realizzato dal Dipartimento di Management dell’Università degli studi di Torino con il Politecnico di Torino (membri del Comitato per l’imprenditorialità sociale), la Fondazione Piccatti Milanese, il Cottino Social Impact Campus, il Politecnico di Milano, gli enti di formazione delle Centrali Cooperative (Consorzio Il Nodo per Confcooperative Piemonte Nord e Inforcoop Ecipaa Piemonte per Legacoop Piemonte) e Fondazione Compagnia di San Paolo, parte oggi con 75 nuovi iscritti, dopo i 160 complessivi delle prime due edizioni.
Obiettivo del corso è formare enti e organizzazioni del Terzo Settore e imprese sociali ad adottare un approccio strategico alla valutazione e alla gestione dell’impatto sociale generato, in coerenza con le Linee guida del Comitato imprenditorialità sociale della Camera di commercio. La formazione è destinata ad organizzazioni che intendano potenziare conoscenze e competenze sul tema della valutazione di impatto, in particolare ai soggetti che ricoprono ruoli gestionali e manageriali e a coloro che si occupano di rendicontare l’efficacia ed efficienza delle attività in termini sia economico-finanziari che sociali o che sono interessati ad integrare i due aspetti.
Attraverso un approccio didattico ibrido e altamente innovativo, il Cuap fonde approcci teorici e pratici volti all’identificazione delle strategie di Impact Management e alla loro misurazione. Un business case finale completa la condivisione dell’apprendimento tra i partecipanti stessi. Il corso affronta la valutazione di impatto sociale declinata sulla progettualità per l’accesso ai finanziamenti europei, nazionali o locali, sui grandi eventi territoriali, sportivi, culturali, congressuali. Si parte dal presupposto che ogni evento ed azione sistemica porti un cambiamento che può essere misurato e valutato con tecniche specifiche, padroneggiate dai valutatori di impatto.
Al termine del corso sarà possibile ottenere la certificazione, emessa da Cepas, ente certificatore di terza parte, e la relativa iscrizione nel registro nazionale dei Valutatori d’impatto.
Anche per questa edizione si è mantenuta la formula online, portando la cultura della valutazione d’impatto oltre i confini torinesi, con una diffusione a livello nazionale.
L’iniziativa – commenta il professor Paolo Biancone, direttore scientifico del corso – raccoglie  anche per questa edizione un alto numero di adesioni a dimostrazione dell’interesse per i temi affrontati. Non dimentichiamo che il PNRR chiama a rapporto numerosi valutatori di impatto che  possano misurare e valutare l’effetto sul territorio e la società dei progetti che si realizzeranno da qui al 2026”.
La Camera di commercio di Torino è molto impegnata a sostenere e promuovere l’innovazione delle imprese e la specializzazione di chi vi opera, rivolgendo attenzione anche ai temi più attuali che riguardano l’imprenditoria sociale e l’impatto sociale. In questo ambito, tra le azioni dell’ente e dell’Osservatorio sull’Imprenditorialità Sociale, vi sono oltre alla valutazione dell’impatto anche la promozione di corsi di alta formazione, le puntuali analisi di scenario del settore, il supporto a Torino Social Impact – dichiara Dario Gallina, presidente della Camera di commercio di Torino -. Non mancano nuove idee, cito ad esempio il Comitato per la Borsa dell’impatto sociale che si avvia alla sperimentazione di un mercato dedicato alla quotazione di queste imprese”.
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