Impresa culturale e creativa, venerdì 12 aprile a Roma la Conferenza nazionale di CulTurMedia con Promo PA Fondazione e INAPP

Per sprigionare il potenziale contributo delle Imprese Culturali e Creative (ICC) per sviluppo e coesione, bisogna investire nelle competenze. Competenze verticali tecniche, ma soprattutto relazionali e sociali, che sono i tradizionali punti di forza del sistema cooperativo per affrontare le grandi trasformazioni in atto, dai cambiamenti socio-demografici, alle transizioni green e digitale, all’emersione di fabbisogni di cura di prossimità, alla povertà educativa.

Roma, 5 aprile 2024 Le Imprese Culturali e Creative (ICC), da poco riconosciute anche nella legislazione italiana, possono essere la strada vincente per generare occupazione di qualità, e far sprigionare attraverso la cultura nuove opportunità per uno sviluppo sostenibile e inclusivo. Una trasformazione necessaria che ha però bisogno di importanti investimenti nelle competenze delle persone: competenze tecnico-professionali, ma anche e soprattutto in quelle sociali e relazionali. Capacità che sono connaturate all’economia sociale e cooperativa, che di questa transizione può e vuole essere fino in fondo protagonista.

Di questo e molto altro si parlerà venerdì 12 aprile, dalle 10:00 alle 16:00, presso l’Auditorium INAPP in Corso d’Italia 33 a Roma in un incontro dal titolo “Impresa Culturale e Creativa ed Economia Sociale: Nuove Competenze integrate nelle Strategie Europee”. L’appuntamento sarà organizzato da CulTurMedia Legacoop, l’associazione di settore Cultura Turismo Comunicazione di Legacoop, con Promo PA, la Fondazione di ricerca orientata ad operare nel campo dell’alta formazione e dei beni culturali, e l’INAPP, l’Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche.

In un’epoca di grandi cambiamenti si aprono nuovi spazi per lo sviluppo delle imprese culturali e creative, che richiedono competenze nuove e multidisciplinari, fino ad oggi esterne al mondo culturale ma che sono invece necessarie per la nascita di nuovi mercati e nuovi ambiti in cui il fattore culturale assume ruolo centrale. Il passaggio – in Europa e in Italia – è decisivo, con la chiusura dell’Anno Europeo delle Competenze, le norme del Parlamento Europeo sulle condizioni delle professioni artistiche, culturali e creative, le Raccomandazioni sull’Economia Sociale del Consiglio, e in Italia il varo della legge sul Made in Italy, con il riconoscimento delle Imprese Culturali e Creative. Un contesto che apre la strada a un nuovo protagonismo della Cooperazione e dell’Economia Sociale: l’approccio e le competenze cooperative si candidano come le soluzioni più efficaci per dare prospettive di crescita alle imprese e dignità al lavoro culturale e creativo.

In che modo concretizzare questa ambizione? Una risposta arriva dalla ricerca che sarà presentata durante la mattinata, raccolta nel volume FUTURE SKILLS. Multidisciplinarietà e cooperazione per i nuovi ambiti del lavoro culturale“, a cura di Giovanna Barni e Francesca Velani, prodotto da Legacoop, CulTurMedia e Promo PA Fondazione e pubblicato da Fondazione Barberini, che sarà distribuito per la prima volta al convegno. L’indagine si è focalizzata, da un lato, sul tradurre i principali megatrend che impattano il lavoro culturale in ambiti potenziali di sviluppo, dall’altro, sulla definizione dei set di competenze per un posizionamento competitivo delle cooperative sui nuovi mercati.

Tra i 10 ambiti che la ricerca identifica ne citiamo tre, particolarmente significativi: il welfare culturale, il nuovo abitare urbano e rurale, i processi creative driven. Emergono con chiarezza sia la necessità di un’economia collaborativa e di filiera, e conseguentemente anche la centralità delle competenze relazionali tipiche del mondo della cooperazione, quali il lavoro in gruppo e la capacità di adattamento, la capacità di coinvolgimento delle comunità e degli altri attori territoriali e di creare reti cooperative e partenariati con la Pubblica Amministrazione, un approccio all’innovazione più rispettoso delle persone.

La mattina sarà dedicata al confronto sulle principali sfide per il settore culturale e creativo e le nuove competenze tra cultura ed economia sociale. Apriranno il confronto Giovanna Barni, Presidente CulTurMedia Legacoop, Simone Gamberini, Presidente Legacoop, Gaetano Scognamiglio, Presidente Promo PA Fondazione, e Santo Darko Grillo, Coordinatore Nazionale Anno Europeo delle Competenze. Dopo l’intervento quadro di Luca Jahier – European Semester Group President, membro del CESE, che integrerà il tema dell’economia sociale con il ruolo delle imprese culturali e creative nel più ampio contesto della strategia industriale europea e dell’European Skills Agenda, seguirà un dibattito a cui parteciperanno la Direzione Generale per la Creatività Contemporanea del MIC, la Direzione di Social Economy Europe, l’OCSE, il Forum Terzo Settore, il Coordinamento tecnico della Commissione Cultura delle Regioni.

Nel pomeriggio interverranno le DG europee coinvolte nell’Anno Europeo delle Competenze e le principali reti che compongono i Pact for Skills per l’Economia Sociale e per la Cultura e Creatività, proponendo riflessioni su come, sostenendo le competenze, favorire la crescita di lavoro dignitoso nella cultura e della creatività. Parteciperanno al confronto due esponenti delle DG Europee Empl ed Eac, nelle persone di Manuela Geleng e Barbara Stacher, e la deputata europea Daniela Rondinelli, co-relatrice Statuto Artisti Empl. Saranno inoltre presenti membri e coordinatori dei Pact for Skills Europei insieme ad esperti e reti di Università.

La conferenza sarà anche l’occasione per la presentazione e la firma da parte del sistema cooperativo delle due Large Scale Skills Partnerships (ICC ed Economia Sociale). Si tratta di un passo significativo verso un coinvolgimento attivo del mondo cooperativo nei processi di innovazione e sviluppo.

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