È stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale ed entrerà in vigore il 24 dicembre prossimo la legge con delega al governo per l’efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie, che ha ricevuto il via libera definitivo e senza ulteriori modifiche dall’Aula della Camera lo scorso 25 novembre. Il testo era stato approvato con fiducia dall’Aula del Senato lo scorso 21 settembre, dopo essere stato modificato dalla commissione referente Giustizia di palazzo Madama. L’articolo 9, comma 1, lettera b) del testo, che ha recepito il subemendamento 7.1/2 di Monica Cirinnà (Pd) approvato dalla 2° commissione, dispone che il governo è delegato a unificare e coordinare la disciplina dei procedimenti di impugnazione dei licenziamenti, anche quando devono essere risolte questioni relative alla qualificazione del rapporto di lavoro, adottando le opportune norme transitorie, prevedendo, tra l’altro, che le azioni di impugnazione dei licenziamenti dei soci delle cooperative, anche laddove consegua la cessazione del rapporto associativo, siano introdotte con ricorso.
In vigore la riforma del processo civile, novità sui licenziamenti dei soci delle cooperative
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