Innovazione e competitività, pubblicato sulla GU il decreto MISE che stanzia 7 milioni di euro per PMI e start up tramite i partenariati Horizon Europe

Per sostenere la competitività, l’innovazione e l’internazionalizzazione delle PMI innovative italiane, sono destinati al cofinanziamento dei progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale selezionati nel bando “Eurostars 3 CoD 3”, nell’ambito dell’iniziativa europea Innovative SMEs, 7 milioni di euro, a valere sulle risorse assegnate al ministero dello Sviluppo economico per la Missione 4, Componente 2, Investimento 2.2 dei Partenariati per la ricerca e l’innovazione-Horizon Europe. Lo stabilisce il decreto del ministero dello Sviluppo economico pubblicato sulla Gazzetta ufficiale di oggi, che spiega: il ministero si riserva di integrare la dotazione con eventuali ulteriori risorse, europee o nazionali, che potranno rendersi disponibili. Il ministero destinerà almeno il 40% delle risorse ai beneficiari delle regioni del Mezzogiorno.

Possono beneficiare delle agevolazioni: a) le PMI, le PMI Innovative e le Start-up innovative; b) gli organismi di ricerca, purché sia presente almeno una PMI; c) le grandi imprese, purché sia presente almeno una PMI. In caso di coinvolgimento di più soggetti, i progetti devono essere realizzati mediante il ricorso allo strumento del Contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione, quali il consorzio e l’accordo di partenariato. Il contratto di rete o le altre forme contrattuali di collaborazione devono configurare una concreta collaborazione, che sia stabile e coerente rispetto all’articolazione delle attività, espressamente finalizzata alla realizzazione del progetto proposto. In particolare, il contratto deve prevedere: la suddivisione delle competenze, dei costi e delle spese a carico di ciascun partecipante; la definizione degli aspetti relativi alla proprietà, all’utilizzo e alla diffusione dei risultati del progetto di ricerca e sviluppo; l’individuazione del soggetto capofila, che agisce in veste di mandatario dei partecipanti; gli obblighi e gli impegni delle parti.

progetti ammissibili alle agevolazioni devono prevedere la realizzazione di attività di ricerca industriale e di preponderante sviluppo sperimentale, finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi che possano essere rapidamente commercializzati in Europa o nei mercati globali, in relazione agli obiettivi specifici previsti dal bando “Eurostars 3 CoD 3” nell’ambito dell’iniziativa europea Innovative SMEs, pubblicato sul sito https://www.eurekanetwork.org. I progetti di ricerca e sviluppo devono avere le seguenti caratteristiche: a) interessare qualsiasi area tecnologica, purché focalizzata esclusivamente su applicazioni civili; b) coinvolgere nell’ambito del progetto transnazionale i soggetti ammissibili nell’ambito di una o più delle proprie unità locali ubicate nel territorio nazionale; c) coinvolgere almeno una PMI italiana, che esponga almeno il 50% dei costi della partecipazione italiana; d) essere avviati successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazioni e, comunque, pena la revoca, non oltre tre mesi dalla data del decreto di concessione. Per data di avvio del progetto di ricerca e sviluppo, si intende la data del primo impegno giuridicamente vincolante ad ordinare attrezzature o di qualsiasi altro impegno che renda irreversibile l’investimento, a seconda di quale condizione si verifichi prima. La data di avvio deve essere espressamente indicata dal soggetto beneficiario, che è tenuto a trasmettere al ministero, entro trenta giorni dalla stessa data di avvio, una specifica dichiarazione; avere una durata massima di trentasei mesi; contribuire al conseguimento degli obiettivi climatici e alla transizione digitale.

Sono ammissibili alle agevolazioni di cui al presente decreto le spese e i costi relativi: a) al personale dipendente del soggetto proponente o in rapporto di collaborazione con contratto a progetto, con contratto di somministrazione di lavoro, ovvero titolare di specifico assegno di ricerca, limitatamente a tecnici, ricercatori ed altro personale ausiliario; b) agli strumenti ed alle attrezzature di nuova fabbricazione, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo; c) ai servizi di consulenza e agli altri servizi utilizzati per l’attività del progetto di ricerca e sviluppo, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how, tramite una transazione effettuata alle normali condizioni di mercato; alle spese generali, comprese le spese per comunicazione e disseminazione dei risultati, calcolate su base forfettaria nella misura del 25% dei costi diretti ammissibili del progetto; e) ai materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto.

Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo diretto alla spesa, per una percentuale nominale dei costi e delle spese ammissibili articolata come segue: a) 50% per i costi inerenti le attività di ricerca industriale; b) 25% per i costi inerenti le attività di sviluppo sperimentale; fino a un massimo di euro 500mila euro per progetto, indipendentemente dal numero di partecipanti italiani.

Per gli adempimenti amministrativi sull’istruttoria delle domande, la concessione, l’erogazione e il controllo delle agevolazioni, il ministerò potrà avvalersi di società in house o di società o enti in possesso dei necessari requisiti tecnici, organizzativi e di terzietà scelti, sulla base di un’apposita gara.

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