Istituto triestino per interventi sociali, comune di Trieste e ASUGI insieme alle associazioni firmano il “patto di comunità”

L’accordo è stato siglato questa mattina nella sala maggiore dell’azienda pubblica di servizi alla persona ITIS dal presidente Aldo Pahor, da Stefano Chicco, responsabile di struttura del servizio sociale del comune di Trieste, e dalle associazioni locali di volontariato.

L’accordo rientra nel progetto “CrossCare 2.0”, inserito nel Programma Interreg VI-A Italia-Slovenia 2021-2027 e guidato dalla Cooperativa sociale Itaca, che coinvolge diversi enti in Friuli Venezia Giulia, Veneto e Slovenia, tra cui il partner Asp ITIS. Il progetto CrossCare 2.0 è stato co-finanziato con oltre 529 mila euro dal Fondo europeo di sviluppo regionale e tra i sui obiettivi rientrano: la prevenzione della fragilità, il monitoraggio delle persone anziane e favorire l’invecchiamento attivo.

L’ITIS, attiva da mesi nell’assistenza agli anziani fragili di Trieste, in particolare nel rione di Barriera Vecchia, ha potenziato il proprio supporto attraverso il Portierato Sociale, questo servizio risponde ogni giorno alle esigenze degli anziani e delle loro famiglie, registrando negli ultimi 12 mesi quasi 600 contatti. Ha inoltre formato e coordinato una rete di volontari, mappato il territorio con passeggiate di quartiere e promosso attività ginniche, incontri di socializzazione e piani personalizzati per i bisogni individuali.

Grazie al nuovo patto di comunità, la collaborazione si estende ora alla società civile, con l’obiettivo di rafforzare i servizi domiciliari integrati, implementare programmi di assistenza continuativa e uniformare le attività di trasporto sociale. Saranno inoltre promosse iniziative ricreative, culturali e sociali per favorire la partecipazione attiva degli anziani, prevenire l’isolamento e migliorare il loro benessere psicofisico. Il progetto prevede anche programmi di formazione per i volontari e lo sviluppo di soluzioni innovative attraverso progetti di ricerca.

«Questo progetto – spiega Aldo Pahor – risponde ai bisogni reali degli anziani fragili e delle loro famiglie, spesso intrappolate tra burocrazia e difficoltà nel trovare le giuste risorse sul territorio. L’Asp ITIS punta a diventare un centro servizi capace di offrire risposte rapide e supportare le famiglie nella gestione della fragilità».

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