Nata il 28 luglio 2023, l’Italia Mediana di Legacoop Produzione è Servizi ha svolto la prima assemblea ad Assisi, che ha visto il coordinatore Matteo Ragnacci dell’Umbria e responsabili di settore regionali Ivan Ferrucci della Toscana, Liana Ciccone dell’Abruzzo, Nicola Denti delle Marche e Daniela Angher del Lazio discutere insieme a istituzioni, forze sociali e imprenditoriali, per trovare strategie comuni e ampliare l’offerta economica del settore di Legacoop. Un coordinamento sinergico territoriale che comprende più di 600 cooperative e con un valore di produzione aggregato di un miliardo e ottocento milioni di euro. Una risposta coesa in risposta ad una situazione di instabilità globale, per rispondere in maniera sinergica con una proposta che ridefinisca il perimetro e le modalità di azione, per costruire insieme le migliori condizioni per la diffusione della cultura dell’impresa cooperativa come fattore di sviluppo locale democratico e partecipativo, migliorando la qualità della vita delle cittadine e dei cittadini, soprattutto nelle aree a rischio spopolamento.
“Oggi è il primo evento pubblico che facciamo come Italia Mediana. Un coordinamento per creare le opportunità per le nostre imprese. Lo facciamo parlando di Autonomia Relazionale, non autonomia differenziata, perché crediamo che il pluralismo e la territorialità siano fondamentali in un concetto di rete dove centro e periferia non sono più gli asset portanti ma sono i cluster di interesse che riescono a risolvere problematiche complesse. E dall’altra parte parliamo di economia sociale. L’Europa ha riconosciuto tutte le forme di cooperazione come motore portante dell’economia sociale, quindi oggi siamo più che mai un partner strategico e non solo un privato per costruire insieme alle pubbliche amministrazioni prodotti e servizi in grado di garantire una qualità della vita dei cittadini sui nostri territori. Insomma, una visione di lungo periodo”.
Connessioni importanti quelle che si ricercano, in un mondo sempre più globale, uno sviluppo che mira ad essere equo e sostenibile e che sia da volano per le aree interne ma anche per le città che lo comprendono.
“Questa è una tappa centrale – dice Gianmaria Balducci Presidente Legacoop Produzione e Servizi – sia a livello di calendario che a livello di identità geografica nel percorso verso il congresso nazionale. Le assemblee delle macroaree sono l’occasione per capire se la traiettoria delineata dall’associazione è coerente con i bisogni e le esigenze delle cooperative su territori così variegati. La condivisione delle idee e delle visioni nazionali che stiamo raccogliendo con il Direttore Andrea Laguardia e la struttura dell’associazione nelle varie tappe, rafforza la nostra linea strategica”. Gli obiettivi strategici saranno quelli di affermare la cooperazione come fattore determinante allo sviluppo, accompagnare la trasformazione aumentando competitività, l’individuazione di mercati innovativi e reti di impresa, stimolare digitalizzazione e innovazione, proporre nuova e qualificata cooperazione puntando sulle comunità energetiche rinnovabili, sulle cooperative di comunità, sui workers buyout e sulle reti cooperative.
“Mi auguro e ho la speranza – afferma Danilo Valenti Presidente di Legacoop Umbria – che oggi stiamo piantando i semi. Legacoop condivide questo percorso. Legacoop sostiene questo percorso. Legacoop Umbria ha iniziato a porre sul tavolo anche della politica regionale e delle istituzioni regionali il problema dell’Italia di centro dicendo è un territorio che negli ultimi anni è rimasto indietro rispetto agli altri. Scontiamo un problema demografico e una popolazione che sta invecchiando portandosi dietro anche con sé le conseguenze sociali, come l’emigrazione dai piccoli centri, dalle aree interne verso le aree urbane, verso le città”.
All’evento presente anche il Presidente di Legacoop Nazionale e vari esponenti della politica e della cooperazione che hanno partecipato ai panel in programma: L’autonomia relazionale nell’Italia Mediana, Valorizzazione del pluralismo nelle reti interregionali, I partenariati strategici per l’Economia Sociale.