Le opportunità offerte dalla forma societaria cooperativa nel mondo dello sport, in particolare per la costituzione di una società sportiva dilettantistica, alla luce della legge di riforma del 2021 che, confermandone il ruolo già svolto nell’ambito sportivo, l’ha annoverata tra le forme giuridiche ammesse per lo svolgimento dell’attività sportiva.
Questo, in sintesi, il tema del saggio “La scelta del modello cooperativo nella costituzione di una SSD”, di Marco Mingrone, Responsabile Ufficio Legislazione di Legacoop, e Armando Strinati, di Legacoop Romagna, Fiduciario Locale Coni E-R, membro del Comitato Tecnico Scientifico della Scuola Regionale dello Sport Emilia-Romagna, pubblicato sull’ultimo numero della rivista trimestrale “Terzo settore, non profit e cooperative”, Eutekne Editore.
“La forma cooperativa –si legge nella premessa del saggio- da sempre rappresenta uno dei modelli maggiormente adottati nel mondo sportivo per la sua capacità di dare un servizio strutturato. Gestione virtuosa di impianti sportivi, organizzazione all’avanguardia di attività dilettantistica, proposte del tutto innovative in ambito sportivo, la cooperazione ha dimostrato di essere (per soci, tesserati, collettività, ma anche per gli enti pubblici e sportivi) una delle soluzioni preferibili per una crescita organizzata del movimento, nonché lo strumento ideale per resistere alle turbolenze e alle difficoltà che spesso il settore sportivo è chiamato ad affrontare”.
Il saggio analizza i diversi aspetti relativi alla scelta della forma cooperativa, dalle caratteristiche peculiari sotto il profilo ordinamentale e statutario, alle opportunità rappresentate dalla possibilità di riconoscere ristorni ai soci, di accedere a strumenti di garanzia pubblica, di ottenere forme agevolate di finanziamento.
Chi fosse interessato può richiedere il testo del saggio inviando una mail a Marco Mingrone m.mingrone@legacoop.coop