La Cooperativa Agricola Braccianti di Bagnacavallo (Ravenna) e Faenza è stata una delle aziende agricole più colpite dalle alluvioni di maggio. Sono state distrutte quasi tutte le colture presenti nei suoi 900 ettari di terreno, mettendo in grave difficoltà i 30 soci lavoratori, che ora attendono risposte chiare per la ripartenza. Il danno è stato di almeno 2 milioni di euro solo per quanto riguarda le mancate produzioni: barbabietola, grano, sorgo, erba medica, mais, pisello pomodoro, colza, solo per citare le varietà più importanti andate distrutte. Devastati anche il centro aziendale, il magazzino e altri immobili per ulteriori danni stimati ad oggi in 300mila euro.
Nei giorni scorsi la Sindaca di Bagnacavallo Eleonora Proni e l’assessore alle Attività Produttive Alfeo Zanelli si sono recati in visita alla cooperativa, dove hanno verificato di persona la devastazione causata dalle acque e fatto il punto sul percorso di ricostruzione avviato dal governo e dal commissario Figliuolo. Ad accoglierli il direttore Marco Lanzoni, il presidente Massimo Bezzi e il responsabile Agroalimentare di Legacoop Romagna, Stefano Patrizi.
Le produzioni della CAB sono integrate nella filiera agroalimentare locale, con conseguenti effetti a cascata. Ma, nonostante i danni, la Cab ha sostenuto nei giorni dell’alluvione, il Comune di Bagnacavallo, la Protezione Civile, il Consorzio di Bonifica, molti agricoltori, aziende private e vicini in difficoltà mettendo in campo 6 trattori, 3 motopompe e soprattutto 10 lavoratori soci della cooperativa.
“La Cooperativa Agricola Braccianti di Bagnacavallo e Faenza è una grande ricchezza per la nostra comunità – ha sottolineato la Sindaca Eleonora Proni – nonostante la situazione, durante l’alluvione ha fornito comunque mezzi e persone per supportare l’opera agli enti pubblici. A loro va un ringraziamento da parte di tutta la comunità per il contributo prezioso e non scontato”.
«Dopo due decreti e la designazione del Commissario straordinario, siamo però ancora in attesa che il Governo riconosca adeguate risorse e sostegni finanziari alle aziende agricole alluvionate – puntualizza il responsabile Agroalimentare di Legacoop Romagna Stefano Patrizi – senza le quali è a rischio la struttura stessa del modello agroalimentare romagnolo».