Alluvione, dal governo 100 milioni di aiuti. Stop a scadenze fiscali, mutui e bollette

Un pacchetto ancora in via di definizione, a partire dalle coperture: come ha rivelato il vice ministro dell’Economia Maurizio Leo, il governo pensa a “lotterie aggiuntive” e al ricavato di auto sequestrate alla criminalità organizzata

ltre 100 milioni di euro.
Dopo una giornata di confronti a livello politico e tecnico fra i ministeri e Palazzo Chigi, il governo si prepara a varare un pacchetto di interventi per l’emergenza causata dall’alluvione in Emilia Romagna. Il Consiglio dei ministri è fissato questa mattina alle 11 .

Sono misure ancora in via di definizione, a partire dal problema delle coperture: come ha rivelato il vice ministro dell’Economia Maurizio Leo, il governo sta pensando a lotterie aggiuntive e al ricavato di auto sequestrate alla criminalità organizzata. Queste risorse serviranno per garantire i soccorsi immediati e saranno accompagnate da una serie di misure per affrontare la fase 1 – fra le quali non c’è la nomina di un commissario, assicurano dal governo.

Alla fase 2 già si pensa, ma i provvedimenti legati ai ristori inizieranno a prendere corpo quando sarà più chiaro il bilancio dei danni, che già si prevede nell’ordine di alcuni miliardi. Per questo si farà probabilmente richiesta di accedere – già nelle prossime ore – al Fondo di solidarietà europea, come avvenuto anche per il terremoto che colpì le stesse terre undici anni fa: 670 milioni in quel caso, a fronte di danni per 12 miliardi.

“I primi provvedimenti sono per l’emergenza, per esentare aziende e cittadini dal pagamento delle imposte, per fermare tutti gli adempimenti che le persone e le imprese non possono portare avanti”, ha spiegato la premier Giorgia Meloni. “Dopodiché- ha  aggiunto – bisogna lavorare sugli indennizzi e sulla ricostruzione, ma questo richiede una stima dei danni completa. Va fatto anche un  lavoro sulla semplificazione delle procedure, e questa forse è una delle cose più strategiche ora”. Sulle risorse, bisogna  “cercare di concentrarle per spendere subito quello che possiamo spendere”, ha sottolineato Meloni.

Gli interventi sul tavolo del governo

  • Dovrebbe essere esteso lo stato di emergenza già previsto il 4 maggio, dopo gli episodi di maltempo di inizio mese, con un primo stanziamento di 10 milioni. Il numero dei comuni coinvolti ora dovrebbe superare i cento. Per queste aree si profila la sospensione dei versamenti tributari e contributivi, fino a ottobre o novembre.
  • Si prevederà inoltre un fermo per i processi amministrativi, mentre si cercherà di assicurare la continuità didattica.
  • Si lavora inoltre al rifinanziamento del Fen, il Fondo emergenze nazionali. “Le province chiedono 200 milioni subito solo per le strade provinciali. Cercheremo di fare il possibile“, dice il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini.
  • La sospensione dei mutui dei privati non dovrebbe entrare nel decreto ma in un accordo con l’Abi, l’Associazione bancaria italiana.
  • Fra le ipotesi sul tavolo, anche quella della cassa integrazione nelle aziende bloccate dal maltempo.
  • Allo studio l’esonero dal lavoro per i dipendenti pubblici, e la possibilità di recuperare le prove dei concorsi pubblici per i candidati che vivono nei Comuni alluvionati.
  • Ovviamente non possono mancare misure a sostegno dell’agricoltura, sia dal punto di vista fiscale che dei contributi.
  • L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ha annunciato la sospensione degli obblighi di versamento delle bollette energetiche per gli utenti delle zone che saranno ricomprese nello stato di emergenza.

In vista della fase 2, invece, il ministero dell’Ambiente propone, in una bozza di documento, lo stanziamento di 2,5 miliardi per il 2024, 2025 e 2026, per i programmi triennali di intervento che le Autorità di bacino distrettuali devono adottare entro il 30 giugno. Ad oggi, si sottolinea, i 7 distretti idrografici hanno fatto solo piani annuali urgenti, perché  quelli triennali non venivano finanziati. E questo, notano i tecnici, è “un vulnus della politica di mitigazione del rischio  idrogeologico”. Una proposta che comunque non sembra destinata ad avere al momento un seguito in misure  operative.

Fonte: articolo RaiNews

 

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