Ha già raccolto 40mila euro “‘Romagna tin bòta’”, ovvero “Romagna tieni duro”, il progetto ideato dal fotografo cesenate Marco Onofri, che ha coinvolto un collettivo di artisti, fotografi e illustratori italiani e internazionali per portare solidarietà alle zone colpite dall’alluvione. Ciascuno di essi ha donato un’opera tratta dal proprio archivio che si può ottenere come “stampa fine art” dal sito ufficiale (https://www.romagnatinbota.it/) versando una donazione minima di 100 euro.
Il ricavato sarà destinato alle popolazioni e alle imprese colpite dall’alluvione che ha devastato la Romagna nel maggio 2023. L’idea è nata all’indomani dell’alluvione, sulla falsariga di altre campagne solidali che Marco Onofri aveva portato avanti in occasione di emergenze precedenti, dal terremoto di Amatrice all’epidemia da Covid-19.
Tra gli autori e le autrici coinvolti, oltre allo stesso Onofri, figurano nomi noti della fotografia e dell’illustrazione, come Oliviero Toscani, Alec Soth, Stephen Shore, Toni Thorimbert. La fotografa forlivese Silvia Camporesi ha donato una foto che ritrae due “burdèli de paciug“, giovanissime volontarie accorse per spalare il fango dalle case e dai marciapiedi travolti dalla furia delle acque. Il ritratto, ripreso dai giornali di tutto il mondo, è diventato un simbolo della solidarietà e della resilienza dei romagnoli.
Il progetto “Romagna tin bòta” gode del patrocinio della regione Emilia-Romagna ed è nato in collaborazione con Legacoop, che si occupa di gestire le donazioni e di valutare gli interventi più urgenti da finanziare. Al 30 giugno 2023 si farà il punto della situazione e si deciderà come distribuire i fondi raccolti.