Unanime, dalle associazioni ascoltate, l’appello a una maggiore semplificazione nel rapporto fra Regione, Comuni e reti. Sono interventi Salvatore Di Cecca (Confcommercio), Cosimo Peduto (Confesercenti), Luca Barrera (Cna Lazio, Antonio Fainella (Confartigianato), Massimo Pelosi (Legacoop), Roberto Battisti (Federlazio), Marco Marcocci (Confcooperative), Rita Palombi e Davide Basilicata (Aepi), Giancarlo Nardozzi (Goia).
Lo strumento della rete di impresa è stato giudicato positivamente, “un passo significativo per avvicinare le microaziende alle misure pubbliche”, come ha dichiarato Peduto. Ma viene chiesto lo snellimento delle procedure e l’eliminazione del doppio passaggio Regione-Comune, che nel caso di Roma diventa addirittura triplice, vista la presenza dei Municipi. Barrera ha ricordato che a “due anni dalla fine del vecchio bando ci sono addirittura tre progetti che non hanno ricevuto la determina di chiusura da parte del Municipio. E questo comporta un notevole aumento dei costi da sostenere”.
Una soluzione per Fainella e Pelosi potrebbe essere quella di valorizzare il ruolo degli enti locali, attraverso gli strumenti già previsti dal Testo unico sul commercio, in particolare la programmazione commerciale e la realizzazione dei distretti economici urbani. Marcocci, inoltre, ha chiesto di inserire fra le premialità previste anche la sostenibilità ambientale dei progetti. Altro punto di discussione è stato il numero minimo di partecipanti alle rete, che, secondo molte associazioni imprenditoriali, deve essere abbassato da 30 a 20 per dare maggiori possibilità alle piccole realtà locali.
Per il Comune di Roma è intervenuto Iacopo Emiliani Pescitelli (assessorato al Commercio) che ha evidenziato il grande interesse dell’amministrazione per questo provvedimento e la volontà di sostenere il lavoro dei Municipi.
Secondo l’assessore regionale al Commercio, Paolo Orneli “La partecipazione a questa commissione dimostra l’ampio interesse per una misura che riteniamo centrale. Siamo disposti a migliorare la delibera attraverso i contributi della associazioni, anche per quanto riguarda il rapporto con gli enti locali, che è stato comunque già semplificato. Ma va confermata l’assoluta essenzialità del ruolo dei Comuni, non è un elemento in discussione. Eliminare questo passaggio complicherebbe la vita alle imprese anziché velocizzare i tempi. Siamo disposti a ragionare sui punti critici evidenziati, dai criteri di premialità al numero minimo di imprese”.
Francesca De Vito (gruppo misto) ha dichiarato che “servono risposte rapide dai Comuni anche nell’erogazione dei finanziamenti. Bisogna facilitare il rapporto fra enti locali e rete di impresa”. Apprezzamento per lo schema di delibera, infine, da parte di Marta Leonori (Pd): “E’ stato fatto un grande passo in avanti sulle semplificazioni – ha dichiarato – bene la disponibilità dell’assessore a introdurre modifiche, si tratta di una misura centrale per sostenere la rete delle piccole attività commerciali”.