Legacoop a supporto della cooperazione ucraina: il tour di una settimana per illustrare le buone pratiche delle nostre cooperative

Roma 25 maggio – Si è svolta dal 15 al 19 maggio la visita studio di un gruppo di cooperatrici ucraine presso numerose cooperative aderenti a Legacoop. Il modello cooperativo è oggi considerato dalla società civile ucraina e dalle sue istituzioni una risorsa preziosa per la ricostruzione del tessuto socio-economico del Paese colpito dall’aggressione russa.

Per questo, la delegazione composta dalle cooperatrici ucraine della Coop Academy insieme ai rappresentanti dell’Agenzia di sviluppo rurale di Dnipropetrovsk e del network delle donne imprenditrici rurali, ha esplorato i modelli di cooperazione adottati dalle imprese aderenti a Legacoop nel settore agricolo, in quello sociale, di lavoro e nel consumo.

Il tour è iniziato il 15 maggio con l’incontro presso la sede di Legacoop Nazionale a Roma, con la partecipazione di Legacoop agroalimentare e di Legacoopsociali, oltre all’Ufficio Relazioni internazionali di Legacoop.

La cooperazione agricola toscana ha ospitato gli incontri del 16 maggio, aperti con la visita alla sede di Donoratico di Terre dell’Etruria, che valorizzando le produzioni delle circa 3500 aziende agricole associate è protagonista del mercato agroalimentare toscano. A seguire l’incontro con la cooperativa DREAM, attiva nella progettazione e consulenza per lo sviluppo rurale, con cui è stato possibile riflettere su future partnership per interventi di sviluppo che accompagnino l’avvicinamento dell’Ucraina alla possibile entrata nell’UE.

La cooperativa sociale Samarcanda di Firenze ha poi accolto la delegazione nella giornata di mercoledì 17, condividendo una storia ed un’esperienza cooperativa che passo dopo passo è stata in grado di affermarsi come elemento di sviluppo del territorio e cura della comunità, integrando e facendo rete con il movimento cooperativo.

Sempre il 17, la delegazione si è spostata a Parma, dove ha incontrato la Oltrefood, cooperativa di consumo costituita nel 2019 su ispirazione di un modello già affermato in diversi Paesi europei e a cui gli ucraini guardano con interesse, anche per le potenziali sinergie con la rete di cooperative agricole.

“Il modello della cooperazione italiana – che attraverso le integrazioni di filiera, i consorzi e il rapporto con la comunità riesce a dare valore ai prodotti e ai territori – offre interessanti soluzioni per il processo di ricostruzione economica del nostro Paese”, ha dichiarato Sofia Burtak, Presidente della Cooperative Academy ucraina. “Dal tour sono emerse anche rilevanti suggestioni per futuri scambi inter-cooperativi tra i due Paesi, a cui speriamo di dar presto seguito”.

Particolarmente densa di incontri è stata poi la giornata del 18 maggio durante la quale, grazie all’organizzazione del vicepresidente di Legacoop Agroalimentare Franco Michelini e alla collaborazione di Legacoop Emilia-Ovest, la delegazione ucraina ha potuto visitare gli attori cooperativi coinvolti nella filiera del Parmigiano Reggiano. Accolti da rappresentanti del Consorzio Parmigiano Reggiano, i cooperatori ucraini hanno avuto modo di scoprire le affascinanti fasi di lavorazione presso la Latteria Sociale di Bagnolo in Piano, prima di risalire la filiera con la visita alla Stalla sociale di Prato Fontana, che con oltre 1900 capi ha recentemente festeggiato i 50 anni di attività, e alla Cooperativa agricola Progeo, che rappresenta un soggetto cardine della produzione agricola e zootecnica in Italia valorizzando, attraverso la trasformazione e commercializzazione, i cereali e le colture oleaginose e proteiche prodotte dai propri soci, con la condivisione dell’esperienza anche della Cooperativa macchine agricole Solierese.

Durante la giornata di incontri di venerdì 19 gli ucraini hanno scoperto il modello della cooperazione di lavoro industriale visitando CEFLA, già presente a livello commerciale in Ucraina in particolare con l’esportazione dei propri medical equipment. Proprio il settore medical sarà particolarmente rilevante per i molti feriti causati del conflitto in Ucraina, e pertanto la delegazione ha visitato anche l’Istituto Montecatone, centro all’avanguardia nella riabilitazione dei casi di lesioni spinali.

Lo study tour si è concluso nel pomeriggio di venerdì con un incontro presso Legacoop Emilia-Romagna, dove la delegazione è stata accolta dal presidente Daniele Montroni e dalle cooperative sociali Società Dolce e La città verde, presentate come casi di successo di supporto al territorio con servizi e integrazione, e dall’Agenzia Cooperare con Libera Terra, che ha condiviso le metodologie di lotta alla criminalità organizzata tramite il riuso dei beni confiscati.

Lo study tour, organizzato nell’ambito del progetto WeProsper, finanziato dalla cooperazione canadese e implementato dalla struttura del movimento cooperativo canadese Socodevi, ha mostrato la grande solidarietà del movimento cooperativo italiano verso la popolazione ucraina. Particolarmente densa di significato è stata la partecipazione agli incontri di molte lavoratrici e lavoratori di origine Ucraina che collaborano con le cooperative incontrate. Anche attraverso di loro si potrà dar seguito alla cooperazione tra cooperative.

L’Ufficio relazioni internazionali di Legacoop Nazionale continuerà a supportare il dialogo tra le cooperative aderenti e le imprese ucraine, anche attraverso il dialogo aperto con l’Ambasciata Ucraina a Roma e il coordinamento con le iniziative intraprese a favore della ricostruzione dell’Ucraina da parte del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.

Le imprese aderenti a Legacoop interessate ad opportunità di collaborazione con il paese possono contattare l’Ufficio a esteri@legacoop.coop.

IN ALLEGATO LE FOTO SCATTATE DURANTE IL TOUR

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