In Emilia-Romagna ci sono 64.703 famiglie potenzialmente interessate ad avere alloggi in locazione ad un canone compreso tra i 60 e i 75 euro al metro quadro\anno, di queste, il 52% è residente nei comuni capoluogo e con maggiore densità abitativa. È la cosiddetta “fascia grigia” che si rivolge all’Edilizia Sociale Residenziale (ERS) per abbattere l’incidenza del costo dell’affitto sul reddito: 57.264 famiglie emiliano-romagnole pagano un canone che è superiore del 50% del reddito Isee (dati 2022).
La maggior parte di loro risiede a Bologna, seguono Parma, Modena, Rimini e Reggio Emilia, dove le cooperative a proprietà indivisa applicano un canone medio inferiore del 60% di quello di mercato.
I dati, contenuti in una indagine regionale di ART-ER sull’Edilizia Residenziale Sociale, sono stati presentati nel corso di “Abitare il futuro: rigenerazione urbana e territoriale in Emilia-Romagna“, la due giorni promossa dal Board della Rigenerazione Urbana e Territoriale per affrontare i temi dell’emergenza abitativa nel territorio e condividere proposte di rigenerazione. È emerso, tra le altre cose, che le 29 cooperative di abitanti aderenti a Legacoop Emilia-Romagna hanno assegnato 7.384 alloggi in locazione permanente ad un canone medio annuo di 55 euro a metro quadro, in aggiunta ai 50 mila alloggi realizzati per la vendita o la locazione a termine.
Legacoop Abitanti ha lanciato una proposta per l’attuazione di un Piano Casa Nazionale che prevede la realizzazione di 50 mila alloggi di edilizia residenziale sociale, con canoni ridotti del 30% rispetto ai valori di mercato grazie al partenariato tra pubblico e privato, il 10% dei quali – quindi 5mila – potrebbero essere realizzati in Emilia-Romagna, contribuendo in maniera significativa ad un allentamento della pressione abitativa.
“La cooperazione può rappresentare una risposta al bisogno di abitazione, soprattutto nelle città e nelle aree lungo la via Emilia“, ha dichiarato Barbara Lepri, coordinatrice di Legacoop Abitanti Emilia-Romagna e del Board della rigenerazione urbana e territoriale.
All’evento è intervenuta anche Barbara Lori, assessore all’urbanistica, edilizia e alle politiche abitative della Regione Emilia-Romagna, che ha ribadito l’impegno sulla rigenerazione urbana come elemento che può aiutare lo sviluppo di nuove politiche abitative, con il recente bando che stanzia, nella prima fase, 24,5 milioni di euro.