L’iniziativa è promossa da Libera e richiama l’esigenza di un impegno condiviso nella lotta alla criminalità organizzata.
Roma, 20 marzo 2025 – Legacoop nazionale aderisce alla trentesima edizione della Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie promossa da Libera, che ricorre il 21 marzo di ogni anno: un’iniziativa che richiama l’esigenza di un impegno partecipato e condiviso nella lotta alla criminalità organizzata e alla corruzione, che minano la crescita e lo sviluppo di interi territori.
Il significato di questo appuntamento è pienamente coerente con lo spirito che anima l’esperienza cooperativa. La partecipazione attiva e la responsabilità condivisa delle persone sono la chiave per costruire risposte concrete e migliorare le condizioni delle comunità, anche nei contesti in cui la forza del ricatto mafioso e la sua capacità di condizionamento a tutti i livelli compromettono la crescita economica e civile.
Legacoop ha avviato da tempo una collaborazione con l’associazione Libera che si è tradotta, in particolare, in un forte impegno per il riuso sociale di beni e aziende confiscate alla mafia, anche attraverso la costituzione dell’Agenzia Cooperare con Libera Terra e il supporto di Coopfond, fondo mutualistico per la promozione cooperativa. Questo impegno è oggi reso concreto dalle 85 cooperative aderenti a Legacoop che, gestendo beni e aziende confiscate, hanno avviato percorsi di cambiamento culturale, dando dignità al lavoro e valorizzando i territori in cui operano.
Esempi di questa attività sono presenti nel territorio di Trapani, scelta come città di riferimento per le celebrazioni di quest’anno. Grazie al forte sostegno di Legacoop e delle cooperative associate, si sono costituite e sviluppate, in collaborazione con Libera, la cooperativa “Calcestruzzi Ericina Libera”, prima esperienza in Italia di cooperativa costituita dai lavoratori dell’azienda confiscata e fortemente impegnata in attività di economia circolare, e la cooperativa “Rita Atria Libera Terra”, intitolata alla testimone di giustizia scomparsa a 17 anni nel 1992, che gestisce terreni confiscati alla mafia coltivati con metodo biologico, esempio di economia agricola etica e giusta.
Altre cooperative aderenti a Legacoop, nello stesso territorio, come il workers buyout da azienda confiscata “Terramia” e le cooperative sociali che gestiscono immobili confiscati come “Talenti” e “I Locandieri”, testimoniano la possibilità di generare modelli virtuosi da replicare, per il riscatto dei territori. Queste esperienze rappresentano il contributo della cooperazione all’attivazione di processi risarcitori per le comunità tramite i beni confiscati.
È necessario che l’attenzione sul contrasto alle mafie e sugli strumenti per metterlo in atto resti alta, proprio nel rispetto e nel ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
Leggi qui l’approfondimento di Legacoop sul tema dei beni confiscati.