Il biologico è un segmento determinante per la cooperazione agroalimentare. Lo dimostra la partecipazione di Legacoop Agroalimentare al Sana, Salone internazionale del biologico e del naturale (Bologna Fiere 23-25 febbraio), dove saranno presenti le cooperative associate e dove il presidente Cristian Maretti interverrà al seminario convegno “Una Ocm per il comparto biologico” organizzato da Anaprobio, in programma il 24 febbraio (ore 14,30 Pad 18 Sala Lab Academy).
Come sottolinea Maretti “il settore bio rappresenta una importante realtà per le nostre cooperative che riescono a imporsi sui mercati, anche quelli stranieri, con prodotti di eccellenza. Il biologico è un modo di fare agricoltura che fa parte del dna della cooperazione, sempre attenta al rispetto della natura, alla sostenibilità a alla biodiversità. Siamo da sempre in prima linea per la tutela dell’ambiente”.
L’importanza del biologico per Legacoop Agroalimentare è testimoniata anche dalla partecipazione a Foodex (Tokyo 11-14 marzo), la più storica e importante fiera internazionale di Food&Beverage in Asia, giunta quest’anno alla 50esima edizione. Presente con Legacoop e Legacoop Emilia Romagna, e alcune cooperative rappresentative del food made in Italy (Consorzio Il Biologico, Conapi, Terre Cevico, Granterre e Alce Nero), Legacoop Agroalimentare ha anche organizzato un side-event seminario e showcooking dedicato a biologico e Dieta Mediterranea che si terrà il 12 marzo con il supporto e il co-finanziamento di Ice.
Da una recente indagine di Ismea e Rete Rurale Nazionale, pubblicata sul sito della stessa Rete Rurale, risulta che le cooperative del settore agroalimentare italiano rappresentate da Legacoop Agroalimentare, Agci Agrital e Confcooperative Fedagripesca sono circa 5.100, con un fatturato di 45 miliardi di euro nel 2023. Le cooperative con certificazione biologica sono oltre 1.900, l’85% delle coop bio svolge attività di trasformazione e di commercializzazione dei prodotti dei soci.
In termini di fatturato 2023, il 53,6% delle cooperative ha visto un aumento su base annua. Da un confronto con i dati di bilancio riferiti al 2013 emerge che il 75% delle cooperative ha visto un aumento del proprio fatturato, in alcuni casi (per la metà delle cooperative) pari o superiore al 100%.
Sul fronte delle esportazioni, il 46,7% delle cooperative effettua anche vendite di prodotti biologici al di fuori dei confini nazionali. Il 52,6% delle cooperative effettua il 75% delle vendite nell’Ue che rimane il principale mercato di sbocco. Per il mercato extra UE, le cooperative esportano per il 30,4% in Svizzera, seguita da Regno Unito (21,7%), Stati Uniti (21,7%) e Giappone (17,4%). Altri mercati rilevanti sono la Cina e gli Emirati Arabi (4,3%).
Le cooperative biologiche svolgono un ruolo rilevante nell’ambito delle politiche europee di aggregazione della componente agricola delle filiere agroalimentari, considerando che il 40,0% aderisce a un’Organizzazione di Produttori riconosciuta.