Legacoop Agroalimentare, Maretti: con la vision agricola europea siamo sulla strada giusta, ma non si parla di cooperazione

“Finalmente siamo sulla strada giusta, ma non si parla di cooperazione. Per questo vogliamo ricordarglielo”. Così Cristian Maretti, presidente di Legacoop Agroalimentare, intervenuto sulla vision agricola espressa questa mattina dal vicepresidente esecutivo della Commissione Ue, Raffaele Fitto, e dal commissario Ue all’Agricoltura e all’Alimentazione, Christophe Hansen.

Sul ruolo della cooperazione e il pericolo dazi Usa, Maretti ha dichiarato: “Vogliamo ricordare e sottolineare il ruolo essenziale che le cooperative possono svolgere nel miglioramento della competitività. E vorremmo che la vision espressa dal commissario Raffaele Fitto fosse non soltanto la sua ma quella di tutta la commissione. Che
siamo resi efficaci gli strumenti che consentano alla cooperazione di essere competitiva, forte, di livello
europeo e che abbia proiezione verso l’export e i nuovi mercati. Aspetto questo che sarà utile nel caso che i
dazi Usa paventati da Trump diventino realtà e ci facciano perdere quote di mercato Usa se non addirittura ci
impedissero di esportare”.


Della vision “apprezziamo il fatto che sia un percorso equilibrato e dia prospettive alle nuove generazioni che vogliono entrare nel mondo agricolo. Ma adesso aspettiamo che la visione si traduca presto in azioni concrete e immediate, come ha detto lo stesso ministro Francesco Lollobrigida, e soprattutto dobbiamo capire quanto sarà il budget destinato alle politiche agricole”, ha spiegato il presidente di Legacoop Agroalimentare.

Maretti ha concluso evidenziando i punti più importanti della visione di Fitto e Hansen. ֿ”Gli obbiettivi che si pone sono condivisibili. Quando parla di “un settore attraente che garantisca un tenore di vita equo e sfrutti nuove opportunità di reddito” aspetto che comprende anche “una strategia di rinnovamento generazionale”.

Sulla questione della risorse economiche Simona Caselli, responsabile Affari europei di Legacoop Agroalimentare ha sottolineato che “sul budget oltre alla quantità di risorse, bisogna insistere per avere un fondo dedicato e che funzioni in modo semplice e non all’interno di sovrastrutture complicate. E poi, per una serie di investimenti essenziali come digitalizzazione, risorse idriche e infrastrutture, servono anche fondi ulteriori, oltre alla Pac”.

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