Il valore strategico delle Organizzazioni dei produttori (Op) e l’importanza del loro ruolo all’interno delle filiere dell’ortofrutta sono stati i temi centrali dell’assemblea generale di Areflh (Assemblée des Régions Européennes Fruitières, Légumières et Horticoles) che si è tenuta il 21 e 22 marzo a Salonicco, in Grecia. Le Op, è stato confermato, sono attori fondamentali per una maggiore competitività del sistema e per superare le polarizzazioni sui temi agricoli degli ultimi anni.
Come ha messo in evidenza Cristian Maretti presidente di Legacoop Agroalimentare presente a Salonicco anche come vicepresidente Aop Viva, “le Op possono fare molto per raggiungere uno degli obiettivi principali del dialogo strategico: ridurre la polarizzazione della discussione sui temi agricoli degli ultimi anni. Le Op hanno, infatti, una visione completa della filiera e possono agire sull’opinione pubblica raccontando quello che fanno ed i percorsi individuati per fare ancora meglio investendo nella ricerca con nuovi materiali, nuova genetica, nuove tecniche agronomiche e nuove molecole verdi”.
L’assemblea Areflh, negli interventi di tutti gli interlocutori, “ha messo in grande evidenza che il dialogo strategico aperto da Ursula von der Leyen rappresenta un passo decisivo per mettere nuovamente in connessione le volontà politiche legate ad un percorso di transizione verso maggiore sostenibilità da un lato con le esigenze e le necessità del mondo agricolo di continuare ad essere produttori in Ue”, spiega Maretti.
Ecco che in questo quadro, la politica settoriale dell’ortofrutta resta un ottimo esempio di organizzazione dal produttore al consumatore con azioni dedicate al mantenimento e al miglioramento della produzione fino alle attività di mercato con le azioni commerciali e promozionali con una pianificazione delle azioni che prevedono obiettivi percentuali fissati di ricerca e di misure ambientali.
Maretti ha sottolineato che le “oltre 1.500 Op europee devono sentirsi impegnate in questa missione perché hanno come obiettivo il raggiungimento di una migliore competitività del sistema e questo non sarà possibile senza il riconoscimento sociale da parte del cittadino europeo o meglio di rimanere un obiettivo, ma solo sulla carta”.
L’assemblea generale di Arefhl è stata l’occasione per parlare delle sfide e prospettive dell’agricoltura europea. Con Cristian Maretti, la delegazione italiana era rappresentata anche da Simona Caselli, presidente dell’Areflh, e da Giovanni Stampi di Pp Agribologna, Ibrahim Saddhe e Ilenio Bastoni della Op Terremerse.