Cristian Maretti (presidente Legacoop Agroalimentare): «Il settore vino è una eccellenza del sistema produttivo cooperativo: il 43% del fatturato complessivo e il 36% del fatturato estero sono attribuibili alle cooperative, a conferma del ruolo centrale di Legacoop Agroalimentare nel panorama vitivinicolo»
Verona, 8 aprile 2025 – Le cantine cooperative hanno già diversificato i mercati dell’export rispetto agli Usa, hanno una crescita maggiore rispetto alle imprese di capitale e guardano con attenzione crescente verso i dealcolati. È la fotografia del settore vinicolo delle cooperative aderenti a Legacoop Agroalimentare realizzata dall’Area Studi di Legacoop.
“Il comparto vinicolo di Legacoop si distingue per la sua resilienza e capacità di adattamento, con una crescita superiore alla media nazionale e un ruolo significativo nell’export. Tuttavia, le sfide legate ai cambiamenti normativi e alle dinamiche di mercato richiedono strategie innovative per garantire una crescita sostenibile e competitiva”, ha commentato Cristian Maretti, presidente di Legacoop Agroalimentare.
Riguardo all’export, l’Area Studi di Legacoop ha calcolato che le cooperative crescono del 33% mentre l’intero comparto del vino italiano del 22%. Nel 2024 la metà delle cantine ha registrato esportazioni in crescita in media del 15% nei Paesi Ue e del 10% in quelli extra-Ue dove si sono avuti, in alcuni casi, anche lievi cali inferiori al 5%. Per le cooperative di Legacoop Agroalimentare i dazi imposti da Trump sono una minaccia ma gli Stati Uniti, con il 13%, non rappresentano il principale mercato di esportazione. In generale, il 62% del vino che finisce nel Paesi extra-Ue e il 25% in Europa. In media l’export vale il 29% del fatturato delle cantine cooperative. Il fatturato estero complessivo è pari a 620 milioni di euro, circa l’8% del totale dell’export italiano del settore che, nel 2023, secondo i dati Istat, ha raggiunto i 7,7 miliardi di euro. Dal 2018 al 2023 si rileva una crescita del 33% a fronte di un incremento dell’export vinicolo italiano del 23% per lo stesso periodo.