Diffondere la filosofia di Legacoop Agroalimentare in tema di pesca sostenibile lungo tutta la filiera, dal mare al piatto che sia al ristorante o a casa, e l’importanza della sostenibilità ambientale ed economica del settore per la sopravvivenza delle marinerie. Sono i temi sviluppati nel piano triennale di Legacoop Agroalimentare che ha portato a ricerche e progetti concreti dove i veri protagonisti sono i pescatori e i consumatori, su cui è stato fatto il punto generale nei giorni scorsi in un incontro online tra i vari attori della filiera e la rappresentante del ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare e delle Foreste, Eleonora Iacovoni.
Progetti per dare redditività ai pescatori e sostenibilità ai consumatori. “Abbiamo svolto un lavoro per arrivare a stabilire standard di pesca sostenibile”, ha sottolineato il presidente di Legacoop Agroalimentare Cristian Maretti, “lavoriamo con il mercato che ha bisogno di comparare i prezzi e con i consumatori che chiedono sostenibilità. Un lavoro in sintonia con le linee di indirizzo politico con il Masaf a dimostrazione che si fanno le cose sul serio, progetti veri fatti da chi la pesca la vive”. “il ministro Lollobrigida ha già verificato nella riunione a Bruxelles di dicembre quanto sia difficile invertire le tendenze a ridurre lo sforzo di pesca – ha concluso -. Questi lavori saranno sicuramente un supporto a sostegno dei suoi obiettivi di ridare al settore un futuro migliore”.
Anche per Eleonora Iacovoni, dirigente del dipartimento Programmazione politiche nazionali e attuazione politiche europee strutturali del Masaf, c’è bisogno di dare un futuro migliore alla pesca. “È un settore che si trova ad affrontare grandi sfide, che ha bisogno di studi, di ricerche, di continua evoluzione per migliorare la redditività dei pescatori e per tutelare il mare. La pesca è un settore strategico per l’Italia tanto che il ministero ha già avviato importanti investimenti”.
Studi e ricerche per dare un futuro alla pesca. Tra i progetti presentati, quelli legati alla presenza in mare di parchi eolici e impianti di rigassificazione. “Le piattaforme eoliche possono essere un problema per la rotta delle barche, ma anche una opportunità per chi alleva mitili. Con il nostro studio abbiamo analizzato la posizione in mare delle pale e visto se intralciavano le rotte. Un lavoro che sarà di aiuto alle istituzioni quando ci sarà da stabilire dove collocare parchi e piattaforme”, ha spiegato il presidente Maretti.
Altri progetti riguardano le catture accidentali come la verdesca nella pesca al pesce spada. Il progetto di ricerca realizzato ha evidenziato ottimi risultati nella sopravvivenza (oltre 80%) degli esemplari catturati se trattati con le corrette modalità a bordo prima di essere rilasciati in acqua. Di grande interesse anche l’analisi di aperture di ristoranti gestiti con la sensibilità e secondo i valori dei pescatori in una grande città come Milano e lo studio sulla percezione della pesca da parte dei cittadini per avviare un percorso di valorizzazione del mestiere di pescatore e conoscere le abitudini e le opinioni dei cittadini su pesca, pescaturismo e ittiturismo.