Legacoop Fvg, nasce il progetto di cooperazione internazionale per lo sviluppo locale in Bosnia

A poco più di un mese dal riconoscimento ottenuto al Premio Nonino, nasce il progetto per promuovere lo sviluppo locale e la valorizzazione di buone pratiche nell’inclusione sociale in Bosnia dove opera la cooperativa fondata da Rada Zarkovic in cui oltre 500 famiglie di etnie e religioni diverse lavorano e producono marmellate e succhi chiamati, non a caso, “Frutti della Pace” Vogrig: “Mai come in questo momento la pace ha bisogno di nuovi frutti”.

A poco più di un mese dal prestigioso riconoscimento ottenuto al Premio Nonino 2024, dove insieme ad Angelo Floramo ha vinto il Premio Risit d’Aur, la cooperativa Insieme delle donne di Bratunac e Srebrenica è ora al centro di un progetto di cooperazione internazionale finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia attraverso la L.R. 19/2000, che vede come capofila Legacoop Fvg, associazione che raccoglie le più grandi cooperative della regione.

Frutti di solidarietà”, questo il nome dell’iniziativa, infatti, intende promuovere lo sviluppo locale e la valorizzazione di buone pratiche nell’inclusione sociale in Bosnia dove una donna straordinaria, la presidente di “Insieme”, Radmila Zarkovic, per tutti Rada, dopo il terribile conflitto Balcanico ha fondato nel 2003 la cooperativa agricola in cui oltre 500 famiglie di etnie e religioni diverse lavorano e producono marmellate e succhi chiamati non a caso “Frutti della Pace“. Prodotti commercializzati da Coop Alleanza 3.0 che a novembre scorso ha deciso di premiare a San Vito al Tagliamento (Pn) proprio Rada durante il riconoscimento “Donna Coop 2023”.

“Un progetto che ci consente di sostenere un’iniziativa importante – spiega la presidente di Legacoop Fvg, Michela Vogrig – con la cooperativa Insieme e con Rada, donna coraggiosa e visionaria che con il suo progetto è riuscita a superare divisioni etniche e religiose. Ed è grazie anche a storie come la sua che si nutre la speranza per il futuro”.

Il progetto

Il progetto, della durata di un anno e che, come detto, ha come capofila Legacoop Fvg, prevede una spesa di quasi 50 mila euro, di cui circa 30 mila coperti dal finanziamento regionale ai sensi della L.R. 19/2000, e vede la partecipazione come partner del ConsorzioCosm di Udine, dell’Isis Brignoli Einaudi Marconi di Gradisca d’Isonzo e, naturalmente, della Cooperativa Insieme di Bratunac in Bosnia Erzegovina.

Beneficiari dell’iniziativa sono persone in condizioni di svantaggio o vulnerabilità, in particolare donne, ma anche operatori dei servizi territoriali per l’inclusione sociale e lavorativa, studenti, insegnanti e personale scolastico, operatori dei servizi per il lavoro e delle imprese. Lo scopo è quello di ampliare le opportunità d’inserimento socio-lavorativo delle persone in situazione di vulnerabilità, in particolare donne, rafforzare la capacità dell’impresa sociale di valorizzare e innovare le proprie produzioni per creare nuove opportunità di formazione e lavoro per le persone in situazione di vulnerabilità e, non da ultimo, favorire lo scambio di buone pratiche e la diffusione del modello dell’impresa sociale tra Regione Friuli Venezia Giulia, la Bosnia e gli altri territori dei Balcani.

Alle ragazze e ai ragazzi dell’Isis Brignoli Einaudi Marconi spetterà il compito di elaborare un project work e di raccogliere testimonianze ed esperienze durante la visita scolastica a Srebenica da presentare poi nel corso di un incontro in regione.

“«”Il progetto sarà un’opportunità preziosa per far conoscere questa esperienza, nata in un territorio profondamente segnato dalla guerra”, ha aggiunto la presidente di Legacoop Fvg, Michela Vogrig. “Un’iniziativa imprenditoriale che, non a caso, ha scelto la forma cooperativa e che ha potuto commercializzare i suoi prodotti proprio a partire da una collaborazione con un’altra grande realtà cooperativa come Coop Alleanza 3.0. Il nostro impegno come associazione è di far conoscere e sostenere la crescita imprenditoriale di questa realtà, perché mai come in questo momento la pace ha bisogno di nuovi frutti“.

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