Il sistema cooperativo del Friuli Venezia Giulia tiene, nonostante alcune difficoltà causate da una molteplicità di situazioni critiche, dalla pandemia alle guerre, dalla crisi energetica all’aumento dei costi della materie prime con pesanti ricadute su famiglie e imprese. Eppure i dati presentati dall’associazione che raccoglie le più grandi cooperative della regione, delineano uno scenario che fa ben sperare. È quanto emerso mercoledì 6 dicembre, a Gorizia nel corso della presentazione del Bilancio Sociale 2022 di Legacoop Fvg. Un documento che, seppur fotografando la situazione delle cooperative associate l’anno passato, offre diversi spunti anche per un’analisi dell’andamento sull’anno che sta per concludersi.
“È un momento importante per l’associazione – ha commentato la presidente di Legacoop Fvg, Michela Vogrig –, un’occasione di incontro e confronto, preziosa per rappresentare e rendicontare al nostro interno e all’esterno cosa abbiamo fatto e in quale direzione vogliamo andare. Giovani, sostenibilità, politiche di contrasto alla violenza di genere, aree interne, filiere sono solo alcune delle traiettorie che saranno al centro dell’attività associativa. Abbiamo bisogno di azioni concrete per praticare e rilanciare alleanze che partano da noi ed é in questa direzione che dobbiamo continuare a investire e cooperare. Dobbiamo essere consapevoli del nostro valore, orgogliosi di ciò che rappresentiamo, ma dobbiamo anche essere credibili, comprensibili e coerenti. E il bilancio sociale tenta dare una risposta proprio a questi temi”.
I dati
Ed eccoli i dati, messi nero su bianco nella publicazione dell’associazione che con i suoi quasi 210 mila soci e un valore della produzione di 1,76 miliardi di euro (era 1,21 mld l’anno precedente), rappresenta un osservatorio privilegiatosul movimento cooperativo e, di conseguenza, sull’andamento economico del territorio.
Il patrimonio netto complessivo delle cooperative associate a Legacoop Fvg ammonta a fine 2022 a 233 milioni di euro (nel 2021 era stato di 218 milioni di euro). Come ricordato, l’associazione raccoglie le più grandi cooperative della regione e che, da sole, impiegano oltre 16 mila addetti. Grandi e longeve, visto che delle 172 cooperative e imprese associate, 17 hanno oltre 50 anni di vita e ben 10 hanno superato il traguardo dei 100 anni di attività.
Uno sguardo al futuro
Per consolidare questi risultati e impegnarsi a fare sempre di più “servono alleanze – ha proseguito Vogrig –, convergenze su obiettivi e progetti comuni che ci consentano di far avanzare un modello di sviluppo sostenibile e inclusivo. Abbiamo bisogno di guardare oltre, cercando convergenze con altri sistemi imprenditoriali, non solo del sistema dell’economia sociale. Dobbiamo essere ancora più coesi agendo su obiettivi comuni, solo così potremo uscirne rafforzati, essere uniti nella rappresentanza, pur restando autonomi nell’organizzazione”.
Da qui la necessità di investire sul partenariato pubblico privato e alleanze con le diverse istituzioni. Una tra tutte quelle con l’Università di Udine con cui Legacoop Fvg ha annunciato l’imminente partenza di un percorso Minor sulla cooperazione. A illustrare il nuovo progetto Mario Robiony, professore associato di Storia economica del Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche dell’ateneo friulano.