Il quartiere Esquilino di Roma diventa una destinazione turistica organizzata (Destination Management Organization, DMO) con itinerari turistici culturali, ambientali e gastronomici: una rete fatta da soggetti diversi che orienta i 150milioni di frequentatori che ogni anno vi giungono. Lo fa sapere Legacoop Lazio con un comunicato. Una realtà capace di contrastare la dispersione, di mostrare l’interdipendenza di ogni servizio e di ogni opportunità: questo è l’obiettivo della DMO Es.Co. (Esquilino comunità, (ito internet www.esquilinocomunita.it), che raggruppa 5 enti pubblici (Municipio Roma 1, Museo storico della Fisica, Roma Tre Dipartimento scienze della formazione, ASL Roma 1, La Sapienza dipartimento di Storia, Disegno, Restauro dell’architettura) e 15 soggetti privati, tra i quali anche Legacoop Lazio, con il finanziamento della Regione Lazio.
Il progetto è ancora più ambizioso. “Es.Co. diventerà la prima cooperativa di comunità che coinvolgerà un intero rione della Capitale: una realtà i cui servizi saranno messi in rete per accompagnare il turista nelle sue esigenze dall’albergo, con servizi innovativi come il portierato di comunità, sino ai musei, ai locali, alle associazioni culturali”, ha spiegato Letizia Casuccio, presidente della ES.CO., l’unica DMO della quale faccia parte anche una ASL, riconoscendo così l’importanza e il valore della salute per l’accoglienza turistica ma anche della promozione del benessere e di uno stile di vita sano. “I cittadini che faranno parte di questa cooperativa di comunità saranno i veri protagonisti e al contempo saranno produttori e fruitori di servizi turistici”.
Dal Teatro Brancaccio sino a Palazzo Merulana, dalle associazioni che si occupano di promuovere il trekking urbano alle associazioni multiculturali, l’Esquilino si anima attraverso coloro che vi abitano e che mettono in rete non solo servizi ma anche esperienze umane: su questo si basa lo spirito della cooperativa di comunità, alla cui realizzazione CoopCulture sta contribuendo fattivamente.
“ES.CO. è un progetto di comunità che coinvolge gli abitanti del quartiere e i viaggiatori che si troveranno a vivere una delle realtà più dinamiche, vitali e multietniche della città”, commenta Paolo Scaramuccia, responsabile Cooperative di comunità di Legacoop Nazionale. “Legacoop sta accompagnando la nascita della cooperativa, che vuole costruire con gli abitanti del quartiere servizi e processi di rigenerazione urbana, così da creare nuove opportunità di lavoro e crescita, mettendo la cultura e la partecipazione al centro del progetto”.