Gianfranco Alleruzzo è stato confermato presidente di Legacoop Marche dal 7° Congresso regionale dell’associazione di cooperative, che si è svolto alla Mole Vanvitelliana di Ancona. All’assemblea congressuale, dedicata al tema “L’impresa del futuro: cooperativa, per tuttə”, hanno partecipato 300 persone fra delegati cooperatori e ospiti.
“Abbiamo davanti a noi una sfida che sarà molto complessa da affrontare – ha affermato il presidente Alleruzzo -, quella di mettere insieme la sostenibilità ambientale, quella con l’habitat naturale, insieme a quella sociale, cioè alla vita delle persone. Due sfide che vanno portate avanti di pari passo. Credo che la cooperazione, che coinvolge i cittadini, sia un buon modo per poterle affrontare”.
Un modo che punta “a dare risposte ai bisogni delle persone attraverso il modello cooperativo – ha detto Alleruzzo -. Esempi delle azioni che stiamo portando avanti sono la nascita di cooperative di comunità nei borghi abbandonati dai cittadini e dai servizi – ha detto Alleruzzo -, e la creazione di comunità energetiche, con lo scopo di affrontare la crisi attuale puntando sull’autoproduzione”. Il presidente ha ricordato, nel suo intervento, il direttore di Legacoop Marche, Fabio Grossetti, scomparso prematuramente a luglio. “Vogliamo continuare a lavorare ogni giorno – ha detto Alleruzzo – con la leggerezza e la passione che ci ha insegnato”.
Fra le priorità di Legacoop Marche, illustrate da Alleruzzo, ci sono l’investimento nei giovani cooperatori di Generazioni e la formazione della cooperazione e dei suoi quadri dirigenti, attraverso il progetto della Scuola di alta formazione, il ridisegno di Legacoop Marche e la riorganizzazione dei servizi offerti dall’associazione, tramite Marche Servizi, Marche Digital Innovation e una rete di professionisti specializzata, per adeguare la capacità di rappresentanza alle necessità delle imprese cooperative. Confermata la strategica importanza dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, impegnata anche nelle Marche nei rapporti istituzionali per lo sviluppo della cooperazione.
“Quello che siamo, come cooperazione dell’Alleanza, è rappresentato non solo dai quasi 12 milioni di soci, dall’1,5 milioni di occupati, dall’8% del Pil italiano – ha sottolineato il presidente nazionale Mauro Lusetti -, ma soprattutto dalle milioni di persone che usufruiscono dei servizi e dei prodotti delle nostre imprese. Un valore economico e sociale per il quale continuiamo a lavorare ogni giorno valorizzando il lavoro cooperativo”.
Candidato unico a portare avanti la guida di Legacoop a livello nazionale è Simone Gamberini, direttore di Coopfond. “Come cooperatori – ha affermato – abbiamo l’obiettivo di ricostruire e rigenerare territori, di creare nuove imprese e nuovo lavoro dando dignità alle persone e ai loro bisogni. Un sentire che vediamo condiviso in questa fase congressuale di Legacoop e che ci spinge ad essere certi che l’impresa del futuro, per noi, è la cooperativa”.
Al Congresso di Legacoop Marche hanno portato i saluti istituzionali il prefetto di Ancona, Darco Pellos, per la Regione Marche il consigliere Carlo Ciccioli, l’assessore alle Attività produttive del Comune di Ancona, Ida Simonella, e il presidente della Camera di Commercio delle Marche, Gino Sabatini.
I DATI DI LEGACOOP MARCHE
Sono 321 le cooperative che aderiscono a Legacoop Marche, erano 286 al precedente Congresso del 2019, con un incremento di 33 nuove adesioni. I settori produttivi che hanno visto un rafforzamento sono quelli della produzione-lavoro e servizi (129 cooperative), del sociale (91), dell’agroalimentare e della pesca (58). Ancona è la provincia con il maggior numero di cooperative, 118, seguita da Pesaro e Urbino (93), Ascoli Piceno (51), Macerata (24), Fermo (23) a cui si aggiungono le 12 che hanno sede fuori regione. Il fatturato complessivo ammonta a 2,13 miliardi di euro.
Il capitale umano delle cooperazione di Legacoop Marche è rappresentato dai 274.669 soci e dai 12.817 occupati. Un universo in cui le socie e occupate donne sono ben oltre il 50% del totale.
Un sistema imprenditoriale cooperativo, quello di Legacoop Marche, che in questi anni di crisi ha dimostrato la sua stabilità complessiva, con una differente incisività sui settori, e un’importante tenuta dell’occupazione grazie anche a processi di fusione e di aggregazione fra le imprese cooperative.